Superstrada e Ss16, autovelox da incubo: «Stop agli agguati». Controlli anche nell'entroterra maceratese

Superstrada e Ss16, autovelox da incubo: «Stop agli agguati». Controlli anche nell'entroterra maceratese
Superstrada e Ss16, autovelox da incubo: «Stop agli agguati». Controlli anche nell'entroterra maceratese
di Giulia Sancricca
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Giovedì 25 Gennaio 2024, 03:45 - Ultimo aggiornamento: 10:33

MACERATA Da un lato gli autovelox lungo la superstrada Val di Chienti, dall’altro i dispositivi contro chi sfreccia sulle altre strade. Nella provincia di Macerata sono di due tipi gli spauracchi con cui si trovano a fare i conti gli automobilisti. E se in alcuni casi è evidente la necessità di posizionare i misuratori di velocità, soprattutto sulle strade a rischio incidenti, in altri c’è chi si domanda se non servano solo a fare cassa. Tra questi ci sono gli iscritti al gruppo Facebook “No autovelox dei Comuni in superstrada” - nato circa otto anni fa - che conta oggi oltre duemila membri e da cui successivamente ha preso vita il canale Telegram.

L’iniziativa

Una iniziativa nata dall’ex sindaco di Pioraco, nonché ex assessore provinciale, Giovanni Battista Torresi. «Gli autovelox in superstrada sono quelli per fare cassa - dice -.

Non mi risulta che la stessa polizia locale che posiziona l’autovelox poi si trovi a rilevare un incidente in superstrada». Il rumore fatto dagli utenti del gruppo, che tuttora utilizzano i social per segnalare le postazioni lungo la 77, ha portato a diversi risultati: «Innanzitutto ora viene reso noto ogni mese dalla prefettura il calendario delle postazioni degli autovelox in superstrada. Inoltre non si tratta più di agguati con i vigili nascosti, ma seguono la normativa e posizionano i cartelli. Devo dire che il nostro gruppo è servito a sensibilizzare anche le istituzioni, basti pensare ai Comuni di Belforte e Caldarola che sono usciti dal servizio di polizia locale dell’Unione montana dei Monti Azzurri dopo gli agguati durante i lavori lungo la 77 con il limite di 40 chilometri orari». Torresi tiene però a precisare: «Non ho mai preso una multa proprio perché rispetto i limiti. Ed è questa la cosa importante: gli automobilisti devono andare piano e fare attenzione. Poi la questione etica è un’altra storia».

I Comuni

Ci sono poi i misuratori di velocità fissi lungo le strade che attraversano i Comuni dall’entroterra alla costa. E il termometro delle zone più controllate arriva dal report che ogni anno gli enti locali inviano al Ministero dell’Interno. I dati più aggiornati riguardano il 2022 e non riportano solo gli accertamenti relativi alle multe per eccesso di velocità (che in alcuni casi non vengono distinti dal totale, ndr), ma anche il totale delle sanzioni. Partiamo dal capoluogo: nel Comune di Macerata, tutte le violazioni al Codice della strada in generale sono state pagate dagli automobilisti per 975.339 euro. La cifra è però destinata a cambiare, visto che per il 2024 la giunta Parcaroli ha già annunciato l’installazione di tre autovelox fissi a la Pieve, lungo la Carrareccia e la Cingolana.

La costa

Se ci spostiamo lungo la costa, Porto Recanati incassa 833.594 euro di multe, ma non riporta il dato sui limiti di velocità. Qui, c’è il semaforo T-red in via Gramsci, lungo la statale 16, da cui scaturiscono le multe per chi passa con il rosso. «Abbiamo aumentato leggermente il tempo del giallo - dice il sindaco Andrea Michelini - per dar modo ai mezzi pesanti di avere più tempo per passare». Stesso dispositivo all’altezza della chiesa di Sant’Anna a Porto Potenza, lungo la statale, in entrambe le direzioni. Potenza Picena conta 444.782 euro di multe, ma non indica il dato di quelle per eccesso di velocità. Mentre Civitanova con 413mila euro totali, ne vede 53.476 arrivare proprio da chi sfreccia. Tornando verso l’entroterra, tra i Comuni con numeri rilevanti c’è Recanati con 357mila euro (68mila eccesso di velocità). Nella città leopardiana, l’autovelox che ha fatto più discutere è quello bidirezionale di Romitelli, in funzione da aprile scorso lungo la Regina, in sostituzione dei precedenti box per rilevare la velocità. Sullo stesso livello Matelica con 358mila euro (173mila euro eccesso di velocità). Si fa notare il conto di San Ginesio che vede ben 244mila euro soltanto dalle multe per eccesso di velocità, principalmente dall’autovelox fisso posto in località Macchie. Altra cifra notevole quella di San Severino con 734.450 euro, di questi ben 433mila vengono dal superamento dei limiti di velocità: due gli autovelox installati lungo la 361 Septempedana, uno in località Berta e l’altro in località Valle dei Grilli. Due tratti dove spesso si verificavano incidenti.

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