Sferisterio monumento nazionale, ok alla proposta di legge. Scoppia la polemica sull’autonomia: nel cda ci dovrà essere un membro nominato dal ministero

Sferisterio, ok alla proposta di legge. Scoppia la polemica sull’autonomia
Sferisterio, ok alla proposta di legge. Scoppia la polemica sull’autonomia
di Giulia Sancricca
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Giovedì 22 Febbraio 2024, 03:50 - Ultimo aggiornamento: 23 Febbraio, 07:20

MACERATA Lo Sferisterio monumento nazionale e 500mila euro per il Mof, a patto che nel Cda dell’associazione Sferisterio ci sia un membro nominato dal ministero. Approvata ieri, dalla commissione cultura della Camera, la proposta di legge di cui la deputata della Lega, Giorgia Latini, è relatrice.

Respinti gli emendamenti con cui l’opposizione bocciava l’inserimento di un rappresentante del governo nel Cda. Ed è stata subito polemica. Non è d’accordo la deputata dem, Irene Manzi che si dice «preoccupata per il tentativo di limitare l’autonomia dell'associazione Arena Sferisterio». 

La preoccupazione

A preoccuparla sarebbe il cambio di vocazione del simbolo di Macerata. Manzi ricorda infatti come lo Sferisterio sia nato «come straordinario bene culturale, grazie a un intervento e a un’azione prodotta dal basso, frutto della generosità dei Cento consorti. Lo stesso Mof ha fatto dei Cento mecenati locali uno dei tratti distintivi della propria campagna di autofinanziamento».

Ecco allora la critica: «È inaccettabile costringere l’associazione, senza neppure un minimo coinvolgimento degli enti aderenti e delle istituzioni locali, a inserire all’interno del Cda il ministero della Cultura. Chi dice che è una scelta utile a garantire maggiore prestigio - aggiunge Manzi - si dimentica che l’associazione ha già un rilievo nazionale, riconosciuta dal ministero come teatro di tradizione, beneficiaria del Fondo unico per lo spettacolo. Ci sono stati già in passato esempi di contributi speciali assegnati per legge a realtà di prestigio come il Festival Donizetti ad esempio o Umbria Jazz o lo stesso Rossini opera festival, eppure nessuna delle leggi e dei contributi speciali è stato mai condizionato all’ingresso del ministero della Cultura negli organismi direttivi di quelle prestigiose realtà culturali. Così non si fa altro che ledere l’autonomia di importanti e consolidate realtà culturali. Quella proposta dalla maggioranza di governo diventerebbe un’esperienza senza precedenti con cui si condiziona il contributo speciale all’ingresso del ministero nel consiglio di amministrazione e al cambio dello Statuto».

Sono molti, secondo l’esponente dem, gli interrogativi e le preoccupazioni che suscita questa proposta: «Il ministero entrerà come socio pronto quindi a sostenere eventuali perdite di gestione dell’associazione? Siamo molto preoccupati di trovarci di fronte alla premessa di una inaccettabile perdita di autonomia dell’associazione e dei suoi rappresentanti».

Critiche arrivate anche dagli esponenti del Movimento 5 Stelle che chiedono chiarezza sulla modifica dello statuto.

La replica

Non si è fatta attendere la replica dell’onorevole Latini: «Sono polemiche sterili quelle sulla presenza nel Cda dell’associazione Sferisterio di un rappresentante del ministero prevista dalla legge in discussione in commissione Cultura della Camera. Abbiamo respinto gli emendamenti dell’opposizione perché riteniamo doveroso che una legge che struttura in modalità annuale l’erogazione di consistenti fondi pubblici sia fatta nella maggior trasparenza possibile verso tutti. La presenza di un delegato del governo, per altro, sarà anche garanzia di continuità nel percorso di valorizzazione non solo dello Sferisterio e della sua prestigiosa stagione lirica, nonché di rafforzamento e crescita dell’associazione stessa».

La sinergia

«La legge - secondo il sindaco e presidente della Provincia di Macerata, Sandro Parcaroli - è il risultato di un lavoro di squadra che porterà i suoi frutti ed è grande la soddisfazione di aver contribuito a un passaggio storico per la città. Un percorso iniziato da più di un anno insieme a Giorgia Latini che ringrazio per il suo lavoro».

Gli fa eco l’assessore Katiuscia Cassetta: «Conferma dell'ottimo percorso e della eccellente proposta culturale che stiamo portando avanti a livello nazionale e internazionale. Il canto lirico fa parte della tradizione musicale italiana e, in questi anni, abbiamo investito nella qualità dell'offerta e nel coinvolgimento del pubblico, a partire dalle giovani generazioni, per una costante crescita nel futuro».

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