Cade tra gli scogli, il recanatese Andrea Cecconello: «Sono ancora vivo grazie al cane Leo»

Cade tra gli scogli, il recanatese Andrea Cecconello: «Sono ancora vivo grazie al cane Leo»
Cade tra gli scogli, il recanatese Andrea Cecconello: «Sono ancora vivo grazie al cane Leo»
di Giulia Sancricca
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Giovedì 17 Novembre 2022, 03:55 - Ultimo aggiornamento: 13:29

RECANATI  - Un pomeriggio a pesca come capita spesso, poi il piede in fallo sugli scogli e la caduta. Ha rischiato di perdere la vita così Andrea Cecconello, 52 anni, di Recanati. La scorsa settimana era andato a Scossicci, nella vicina Porto Recanati, per trascorrere qualche ora sulla spiaggia, ma quando si è fatto il momento di rientrare a casa e si è alzato sugli scogli è scivolato senza riuscire più a rialzarsi. 

In situazioni come questa è facile pensare di morire: all’imbrunire, in un pomeriggio d’autunno, sono pochi coloro che frequentano il litorale. E dopo due ore di attesa, per Cecconello la speranza si era fatta sempre più flebile. È in quei momenti che chi crede si appella all’angelo custode. E poi si scopre che forse non è poi così sbagliato l’aforisma che vede il cane come un angelo senza ali. 

Perché è difficile trovare un altro modo per descrivere Leo, il Golden Retriever che in quello stesso momento si trovava a Scossicci con la sua padrona. È lo stesso Cecconello che ha voluto definirlo così. «Leo è un angelo - racconta il 52enne che è uscito dall’ospedale ed ora è a casa in convalescenza dopo la brutta caduta -.

Se non fosse stato per lui non ce l’avrei fatta. Invece qualche giorno fa ho potuto festeggiare anche il mio compleanno. Leo non è un cane, è un angelo, mi ha salvato la vita e non lo dimenticherò mai. Quando starò meglio vorrei riabbracciarlo». Allora Cecconello racconta come il cane sia riuscito a salvarlo. «Dopo due ore di attesa pensavo che sarei morto lì. Invece a un certo punto ho sentito il cane che mi annusava. È stato lui a trovarmi. Poi la padrona mi ha illuminato con la torcia e io ho pensato di essere il protagonista di un miracolo».

La donna ha subito chiamato i soccorsi e il 118 ha trasportato il 52enne in ospedale. Ma una volta dimesso non ha potuto far altro che pensare al suo angelo custode, quell’angelo che al posto delle ali muove una bella coda. Per Cecconello, la bontà e l’istinto del cane non sono stati una sorpresa, perché anche lui ha un amico a quattro zampe ed è consapevole del valore che gli animali riescono a portare nella vita delle persone. Un amore incondizionato che Leo aveva già mostrato nei confronti degli esseri umani, in particolare dei suoi padroni. A maggio scorso infatti si era perso alle Gole dell’Infernaccio dove era andato insieme ai suoi padroni. Dopo due giorni di ricerche, supportate anche ai vigili del fuoco, è stato Leo stesso a farsi ritrovare. Un altro episodio in cui gli umani stavano per perdere la speranza, invece Leo si è fatto trovate nel parcheggio dove era arrivato con i suoi padroni. Lì, i suoi amici umani, stavano per far partire il terzo giorno di ricerche, ma non ce n’è stato bisogno: Leo si è fatto trovare di nuovo tra le loro braccia. 

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