C’è anche il primario di Macerata Rossi tra i 4 candidati per il pronto soccorso di Torrette

Ammesso insieme a Contucci, Menditto e Nitti. L’esame a settembre

C’è anche il primario di Macerata Rossi tra i 4 candidati per il pronto soccorso di Torrette
C’è anche il primario di Macerata Rossi tra i 4 candidati per il pronto soccorso di Torrette
di Andrea Maccarone
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Martedì 4 Luglio 2023, 00:45 - Ultimo aggiornamento: 17:58

MACERATA L’Azienda ospedaliero universitaria delle Marche ha aperto la selezione per il posto di primario del reparto di pronto soccorso. Un incarico della durata di 5 anni per guidare l’avamposto dell’ospedale di Torrette. Uno dei reparti più sotto pressione del nosocomio regionale, dove gli accessi sono sempre piuttosto elevati in termini di numeri e, purtroppo, non mancano, e non sono mancati, episodi di aggressioni ai danni dei medici.


I candidati 


Alla selezione finale, che si espleterà con un colloquio orale, sono arrivati in quattro: l’attuale responsabile del pronto soccorso, la dottoressa Susanna Contucci, e i dirigenti medici Vincenzo Giannicola Menditto, Cinzia Nitti ed Emanuele Rossi (quest’ultimo attuale primario del pronto soccorso di Macerata). La commissione esaminatrice è composta dai medici: Paolo Baron, Roberto Pusinelli, Grazia Pecorelli, Andrea Strada, Gian Luca Proietti Silvestri e Rosa Intermite. Dopo lo step dell’ammissione dei candidati, sarà la stessa commissione a riunirsi per stabilire la data dell’esame orale, come previsto dalla procedura concorsuale.

Ed essendo il periodo estivo notoriamente frastagliato dalle settimane di ferie del personale medico, è molto probabile che l’esame orale andrà a finire a settembre. Mentre non slitterà molto in là l’assunzione dell’incarico. Infatti, una volta individuato il vincitore del concorso, l’entrata in servizio è immediata. L’area dell’emergenza e urgenza, a livello nazionale, è quella con il più alto numero di rinunciatari tra gli specializzandi. Dato che viene confermato anche all’ospedale di Torrette.

Turni pesanti, ritmi frenetici

«È un’area critica - ammette il dg Armando Gozzini -. Anche qui da noi c’è una percentuale di abbandono dovuto a turni pesanti, stressanti, ritmi frenetici». Un trend che sembra difficile da invertire. «Secondo me il medico deve capire la propria vera vocazione - aggiunge Gozzini -. Chi sa di voler affrontare l’area del Pronto soccorso è perché ci crede ed è molto motivato. È una sorta di missione». Nello storico dell’ospedale di Torrette non mancano casi di aggressioni ai danni del personale. L’ultimo a marzo scorso, quando un marocchino di 29 anni, completamente ubriaco, ha seminato il panico in triage e in sala d’attesa e ha aggredito una guardia giurata. Il ragazzo si era presentato in piena notte al pronto soccorso con una ferita alla mano, provocata da un bicchiere in frantumi, mentre sorseggiava un drink fuori da un bar di Montemarciano. Non sopportava di attendere il suo turno, così, annebbiato dall’alcol, ha dato in escandescenze, prendendo a calci e pugni due guardie giurate. 

 

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