Fa prostituire la fidanzata, 21enne albanese rinviato a giudizio: una storia piena di lacrime

Fa prostituire la fidanzata, 21enne albanese rinviato a giudizio: una storia piena di lacrime
Fa prostituire la fidanzata, 21enne albanese rinviato a giudizio: una storia piena di lacrime
2 Minuti di Lettura
Giovedì 24 Febbraio 2022, 05:30

PORTO RECANATI -  Si innamora di un giovane, vanno a convivere ma lui la costringe a prostituirsi. La vittima: «Mi aveva promesso che ci saremmo sposati e saremmo andati a vivere in Germania, ma poi ho capito che voleva farmi prostituire anche lì. Mi ha minacciato più volte; poi con il lockdown, non potendo più prostituirmi e guadagnare, è andato via».

È stato rinviato a giudizio ieri dal gup Claudio Bonifazi un 21enne portorecanatese (nato in Italia ma di origine albanese) per induzione alla prostituzione e stalking.

I fatti erano stati denunciati a settembre del 2020 dalla vittima, una 23enne albanese che ieri si è costituita parte civile con l’avvocato Francesco Mantella.


All’epoca la giovane aveva riferito di aver conosciuto il giovane nella primavera del 2018 e di aver avviato con lui una relazione affettiva, a quel tempo lui le avrebbe proposto di lavorare insieme (il ragazzo era impegnato nel settore del commercio e lei era irregolare in Italia) ma poi l’avrebbe iniziata alla prostituzione, anche in strada. 
Quando lei gli disse che voleva smettere quell’attività lui l’avrebbe rassicurata dandole un documento spacciato per contratto di lavoro. Che fosse carta straccia lo capì poco dopo lei stessa quando lo presentò alla Cgil. Per “tenerla buona” allora le avrebbe chiesto di sposarlo, a quel punto i due andarono a convivere a Porto Recanati ma anche lì l’avrebbe costretta a prostituirsi presenziando lui stesso agli incontri con i clienti. Avrebbe curato lui anche l’aspetto pubblicitario, ovvero le inserzioni su riviste e siti internet.

Poi però con il lockdown e le restrizioni nei movimenti gli affari calarono e lui andò via. Ma finita la storia lui avrebbe continuato a perseguitarla e a minacciarla anche con una pistola scacciacani. Ieri dunque, il rinvio a giudizio, il processo a carico del 21enne si aprirà il 26 maggio del 2023.

© RIPRODUZIONE RISERVATA