Rogo doloso all’agenzia di scommesse, condannati gli autori del blitz di fuoco

Il Tribunale di Macerata dove si è tenuto il processo
Il Tribunale di Macerata dove si è tenuto il processo
di Benedetta Lombo
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Venerdì 18 Settembre 2020, 08:32
PORTO RECANATI - Incendiarono la porta di un’agenzia di scommesse. In due condannati a un anno ciascuno. Ieri mattina il giudice monocratico del Tribunale di Macerata ha condannato a un anno di reclusione Davide Nicolosi, 38 anni, di Civitanova ed Erik Alexander Cardellini, 33 anni di Potenza Picena per il reato di danneggiamento seguito da incendio. L’episodio era avvenuto il 28 marzo del 2015. 

 
Quell’anno, proprio a partire da marzo fino ad agosto, la costa maceratese fu attraversata da raid incendiari, in totale una decina quasi tutti a Civitanova, effettuati su commissione. A seguito di quell’escalation era partita una mirata indagine che aveva portato, nel giro di diversi mesi, a individuare per tutti i roghi, mandanti ed esecutori.
Spesso gli incendi venivano commissionati «per il malcostume dell’esercizio arbitrario delle proprie ragioni attraverso una giustizia facile e sommaria», dichiararono all’epoca i carabinieri impegnati nell’attività di indagine. E su commissione era stato anche l’incendio all’agenzia di scommesse “Gold Belt”.
In base a quanto ricostruito dagli inquirenti – il fascicolo era del procuratore capo Giovanni Giorgio – a commissionare l’incendio erano stati Roberto Salvatore Perricciolo e Davide Storlazzi per i quali la posizione era stata stralciata e il procedimento era andato avanti separatamente.
Per la Procura tutto era nato da una discussione scoppiata all’interno di un locale notturno tra Storlazzi e una persona che lo avrebbe percosso. Per punire il suo aggressore Storlazzi avrebbe commissionato l’incendio. Sarebbe stato poi Perricciolo a fornire a Nicolosi e Cardellini due bottiglie piene di benzina e sarebbe stato ancora Perricciolo, insieme a Storlazzi a dare a Nicolosi, quale acconto sul compenso promesso, una quantità di cocaina che Nicolosi avrebbe assunto direttamente a casa di Perricciolo prima di compiere l’azione incendiaria. A distanza di cinque anni dal fatto ieri la vicenda è finita all’attenzione del giudice Vittoria Lupi e del pubblico ministero Lorenzo Pacini. 
Il giudice, al termine dalla camera di consiglio, ha condannato entrambi gli imputati a un anno di reclusione. Tra 80 giorni saranno depositate le motivazioni e solo dopo gli imputati, tramite i rispettivi legali, gli avvocati Gabriele Galeazzi del foro di Ancona e Silvia Vigoni, potranno decidere se ricorrere in Appello.
Un anno dopo i fatti oggetto per processo, a febbraio del 2016 Nicolosi finì agli arresti domiciliari quale esecutore materiale dell’incendio della macchina di un buttafuori di una nota discoteca di Civitanova. In quel caso il rogo era stato commissionato da un pregiudicato residente a Civitanova per rancori personali verso il bodyguard, dopo una discussione avvenuta all’interno del locale.
 
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