Duplice omicidio a Civitanova, pugno duro del sindaco Ciarapica: «Sarà un Ferragosto blindato»

Duplice omicidio a Civitanova, pugno duro del sindaco Ciarapica: «Sarà un Ferragosto blindato»
Duplice omicidio a Civitanova, pugno duro del sindaco Ciarapica: «Sarà un Ferragosto blindato»
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Mercoledì 10 Agosto 2022, 03:40 - Ultimo aggiornamento: 16:39

CIVITANOVA Si preannuncia un Ferragosto blindato in città. Le strade di Civitanova, per la seconda volta in pochi giorni, si sono di nuovo macchiate di sangue. E il sindaco Fabrizio Ciarapica ha chiesto il pugno di ferro in sede di Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica.  

Dopo il nuovo omicidio avvenuto per strada, nel cuore della movida, sono in arrivo misure straordinarie. Già ieri messe in campo unità cinofile. La riunione è stata convocata d’urgenza poche ore dopo l’accoltellamento in via d’Azeglio, subito dopo una telefonata intercorsa tra il prefetto Ferdani e il primo cittadino. 


L’incredulità


Ciarapica si è precipitato sul posto incredulo. Neanche nei suoi peggiori incubi avrebbe immaginato di avere a che fare con due omicidi all’aperto, tra passanti. In realtà in questo secondo caso i testimoni sono veramente pochi e nessuno ha assistito all’accoltellamento. Nonostante il lungomare Sud fosse frequentatissimo sul marciapiede di fronte ai chioschi, l’altro lato era avvolto nel buio. Chiuso per lavori il parco che diventerà delle altalene tra via Cavour e via D’Azeglio. Neanche un lumicino nel parco Palatucci, tra via d’Azeglio e via Mazzini, luogo del misfatto. Tanto che per la ricerca dell’arma del delitto e di ogni indizio, non sono state sufficienti le torce ma un grosso faro alimentato da un generatore dei vigili del fuoco. Impossibile per chi passeggiava vedere cosa succedeva dall’altra parte della strada. «Queste aree vanno immediatamente illuminate – ha detto a caldo il sindaco – ma quello che serve è una strategia complessiva, con potenziamento delle forze dell’ordine e maggiori controlli».

Ciarapica in ogni caso intende porre l’attenzione sull’importanza degli impianti di videosorveglianza. «Fondamentale, anche questa volta, il sistema delle telecamere di cui è ben servita la zona. Le persone coinvolte sono di nazionalità nordafricana, avulse dal contesto civitanovese. Le indagini faranno presto luce su ogni aspetto, ma nell’immediato sono tornato a rappresentare la necessità di un rafforzamento delle misure di sicurezza, su molteplici piani di azione». 


La richiesta


La prefettura ha fatto richiesta al ministero di risorse straordinarie. Secondo il presidente della Provincia, Sandro Parcaroli, «c’è stata una risposta forte e immediata delle istituzioni». «C’è un problema di spaccio di droga – ammette Ciarapica – che però è su scala nazionale. Non riguarda solo Civitanova. L’amministrazione comunale si occuperà di implementare la videosorveglianza, che rappresenta sempre un valido strumento in questi frangenti, ma sta già agendo per allargare il campo verso altre situazioni. Stiamo predisponendo l’approvazione di un piano strategico di illuminazione pubblica, rafforzeremo ulteriormente i controlli con la polizia locale. Ho chiesto al Prefetto una risposta forte da parte degli organismi preposti, Civitanova deve tornare ad essere un modello di sicurezza».

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