Indennità, ultimo ritocco (al rialzo) per i sindaci. Parcaroli adesso sfiora i 10mila euro. Civitanova, a Ciarapica vanno 4.830 euro

Indennità, ultimo ritocco (al rialzo) per i sindaci. Parcaroli adesso sfiora i 10mila euro
Indennità, ultimo ritocco (al rialzo) per i sindaci. Parcaroli adesso sfiora i 10mila euro
di Luca Patrassi
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Mercoledì 7 Febbraio 2024, 02:45 - Ultimo aggiornamento: 13:29

MACERATA Gennaio 2024. A due anni di distanza dalla legge voluta dal governo allora a guida Draghi, e sostenuto da tutti i partiti, sono entrati in vigore anche gli ultimi aumenti previsti per le indennità degli amministratori locali. Indennità di assoluto rilievo, dal mese scorso appunto per i sindaci, per la folta schiera di assessori e per i presidenti dei Consigli comunali appare archiviata l’epoca in cui si diceva che quella funzione era svolta più che altro per spirito di servizio.  Lo spirito di servizio magari regge ancora, ma è alta anche la remunerazione. Strano appare che in tutto questo proliferare h24 di post sui social, selfie e tagli del nastro nessuno abbia trovato il tempo per sottolineare l’eventuale positività di questa novità retributiva. Per una volta, facendo riferimento ai maceratesi, i nostri amministratori devono aver preso alla lettera una delle frasi ricorrenti del presidente del Consiglio comunale Francesco Luciani che tenta di ripristinare l’ordine in aula: “fate silenzio”. Bene, ecco quali sono le indennità entrate a regime dal gennaio scorso. Apre la serie il sindaco di Macerata, Comune capoluogo di provincia. Sandro Parcaroli, in qualità appunto di primo cittadino, percepisce adesso poco meno di diecimila euro lordi mensili, 7.245 euro lordi mensili al vicesindaco Francesca D’Alessandro. La legge era stata adottata nel 2022 per adeguare le indennità che erano ferme da una ventina di anni. Indennità definite, ma ci sono delle varianti legate al fatto se l’amministratore sia un dipendente pubblico ed abbia scelto di mettersi o meno in aspettativa. Indennità piena a chi è in aspettativa, 50% a chi non lo è.

I comuni più piccoli

I sindaci dei Comuni più piccoli che tre anni fa percepivano 1.659 euro lordi al mese, nel 2024 sono passati a più di 2.200 euro.

I sindaci che amministrano i capoluoghi di Regione (Ancona) sono a quota a 11mila euro. A Civitanova, che è nella fascia di Comuni con un numero di abitanti compreso da 30 e 50 mila, si passa dai 3.100 euro del 2021 ai 4.830 di oggi. Incrementi registrati anche per i primi cittadini dei Comuni piccolissimi: per i sindaci delle amministrazioni con meno di 3 mila abitanti il compenso è arrivato a 2.208 euro lordi al mese, con abitanti da tremilauno a 5mila si passa a 3.036 euro, con abitanti tra 5 e 10 mila unità, la retribuzione del 2024 è di 4 mila euro lordi mensili. Per i primi cittadini dei Comuni da 10.001 a 30mila abitanti il compenso 2024 si attesta a 4.140 euro. A Civitanova gli amministratori incassano meno di quelli di Macerata: pur avendo più abitanti, Civitanova non è capoluogo di provincia e la differenza non è minima. Il sindaco percepisce 4.830 euro, il vicesindaco 2.656 euro e gli assessori 2.176 euro. Ci sono amministratori che, negli anni passati, si sono affrettati a precisare che gli aumenti sono coperti dallo Stato ed in effetti così è: nel 2024 la misura richiederà risorse statali per 220 milioni. La differenza può interessare chi si occupa dei bilanci pubblici ma non i cittadini visto che alla fine si tratta sempre di risorse pubbliche e fanno tutte riferimento alla contribuzione dei cittadini italiani.

La classifica

Quindi, ricapitolando ed abbinando Comuni e sindaci. Sandro Parcaroli, sindaco di Macerata, percepisce 9.660 euro, il sindaco di Civitanova Fabrizio Ciarapica 4.830, il sindaco di Recanati Antonio Bravi 4.140, stessa cifra per il sindaco di Tolentino Mauro Sclavi, il sindaco di Potenza Picena Noemi Tartabini, il sindaco di Corridonia Giuliana Giampaoli, il sindaco di Porto Recanati Andrea Michelini, il sindaco di San Severino Rosa Piermattei. Non vanno male neanche i presidenti dei Consigli comunali: nei Comuni da 15001 a 30mila abitanti percepiscono 1800 euro mensili, fino a 50mila si passa a 2300 mentre nei capoluoghi di provincia fino a 50mila abitanti l’indennità è di 4300 euro.

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