Massimo, papà di due figli, muore asfissiato a 47 anni nella cisterna del suo camion

Massimo, papà di due figli, muore asfissiato a 47 anni nella cisterna del suo camion
Massimo, papà di due figli, muore asfissiato a 47 anni nella cisterna del suo camion
di Carla Passacantando
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Domenica 5 Settembre 2021, 05:00 - Ultimo aggiornamento: 11:25

MACERATA - Tragico incidente sul lavoro a Fidenza (Parma), intorno alle due di ieri notte. Un autotrasportatore del Maceratese, Massimo Amici, 47 anni, sarebbe morto asfissiato nell’autocisterna del suo tir dove era sceso probabilmente per recuperare una guarnizione caduta. Sarà l’autopsia, che verrà eseguita probabilmente domani, a chiarire quanto è accaduto e a fornire gli elementi utili a definire i contorni del drammatico fatto. Sull’episodio indagano i carabinieri della compagnia di Fidenza, coordinati dal pm della Procura di Parma Andrea Bianchi, presente sul posto. Anche l’ispettorato del lavoro ha avviato gli accertamenti.

Lo choc

Sotto choc la famiglia, che risiede a Morrovalle, avvisata di quanto accaduto in Emilia Romagna, poco prima dell’alba di ieri.

La tragedia si è consumata ieri notte sul retro dello stabilimento della Giotti, un’importante azienda di imbottigliamento di bevande. Secondo quanto ricostruito dai carabinieri, Amici, dopo aver scaricato del vino, stava arieggiando il mezzo visto che spesso rimangono all’interno residui di etanolo o altri elementi chimici. Ad un certo punto sarebbe sceso dalla botola superiore attraverso una scala per recuperare forse una guarnizione e da lì non è più uscito. 

L’allarme

Sono stati alcuni addetti e un altro camionista ad accorgersi di quello che era successo, notandolo privo di sensi all’interno della cisterna. E sono subito partiti i soccorsi. Sul posto è giunta l’ambulanza con il medico che non ha potuto far altro che constatare il decesso del quarantasettenne morrovallese. Inutili i tentativi per rianimarlo. Sono intervenuti, come si diceva, i carabinieri per gli accertamenti e rilievi in modo da risalire all’esatta dinamica dell’infortunio mortale, nonché i vigili del fuoco che hanno estratto il corpo dall’autocisterna. 

Il sequestro

Il mezzo, di proprietà dell’autotrasportatore, è stato posto sotto sequestro. Ora si è in attesa dell’autopsia per capire i motivi della morte, che potrebbe essere eseguita già nella giornata di domani. Di seguito la salma rientrerà nel Maceratese, a Trodica di Morrovalle per procedere con il rito funebre che chiaramente non è stato ancora fissato. Probabilmente i funerali si terranno nella chiesa dell’Emanuele di Trodica. Sotto choc familiari e amici della vittima. Massimo Amici amava moltissimo il suo lavoro, aveva molta cura del suo camion. Lavorava in proprio ed ora seguiva una cooperativa di Faenza. «Era andato – ricorda tra le lacrime la moglie Milena - a portare un carico di vino in una cantina. Non ci ha mai fatto mancare nulla. Amava la sua famiglia. Era amato da tutti e benvoluto da tutti. In tanti sono venuti a casa per starci vicini. Era felicissimo per la famiglia e il lavoro che per lui era una passione vera. Partiva il lunedì e rientrava a casa il venerdì. Qualche volta tornava verso metà settimana, ma raramente». 

Il cordoglio

Oltre a moglie e due figli, Massimo Amici lascia il papà Renato e la mamma Norina. Sconvolto il sindaco di Morrovalle, Stefano Montemarani: «Come primo cittadino sono vicino alla famiglia in questo doloroso momento». La famiglia si è affidata a un avvocato, Francesco Mantella del foro di Macerata, per seguire gli aspetti legali della tragica vicenda. «Al momento non è stata fissata l’autopsia, che probabilmente lunedì (domani, ndr) - le sue parole ieri pomeriggio -. Nomineremo un medico legale per assistere alle operazioni. E’ una tragedia che lascia senza parole. Vanno chiariti tutti gli aspetti della vicenda, vogliamo capire cosa sia successo dopo le operazioni di scarico del vino. Lui era un autotrasportatore esperto, non capiamo come possa essere entrato nella cisterna sapendo dei rischi che poteva correre».

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