Matelica, il parto in casa finisce in tragedia: la bimba muore, il papà e la mamma patteggiano sei mesi ciascuno

Il giallo dell'autopsia contestata

Bimba morta dopo il parto in casa, il papà e la mamma patteggiano
Bimba morta dopo il parto in casa, il papà e la mamma patteggiano
di Benedetta Lombo
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Giovedì 16 Novembre 2023, 04:10 - Ultimo aggiornamento: 17 Novembre, 10:27

MATELICA - Parto in casa finito in tragedia, i genitori della neonata patteggiano sei mesi di reclusione ciascuno, pena sospesa. Si è chiuso così ieri la dolorosa vicenda avvenuta circa un anno fa quando una coppia di Matelica, lei all’epoca di 38 e lui di 42 anni, vide morire davanti ai propri occhi la piccola. I genitori, che avevano già altri figli, dissero successivamente di non essersi accorti della gravidanza, la stessa mamma ha sempre riferito di non essersi accorta né di aver mai avuto il sospetto di essere incinta e quando iniziò il travaglio né lei né il marito chiamarono i soccorsi che furono allertati solo dopo la nascita della piccola.

 

In base a quanto ricostruito la bimba sarebbe nata agonizzante per asfissia peripartum e morì per asfissia acuta.

Quello che la Procura contesta è che la madre non si era recata in ospedale e non aveva chiamato i soccorsi quando era iniziato il travaglio partorendo senza l’assistenza ostetrico-ginecologica che sarebbe stato necessario. Ma la donna si è sempre difesa dicendo di non aver avuto consapevolezza di essere incinta e che, una circostanza simile, era accaduta anche nel parto precedente in cui aveva avuto contezza della gravidanza diversi mesi dopo il concepimento.

L'autopsia contestata


Quando fu eseguita l’autopsia il medico legale trovò della cocaina nel sangue della neonata, circostanza questa che la difesa contesta fermamente: «Oggi è stata espunta dalla contestazione perché non c’entra nulla con la morte della neonata – hanno commentato fuori dall’aula gli avvocati Giovanni Fattorini e Daniele Carmenati –. In fase di incidente probatorio il tossicologo ha effettuato l’esame del capello e del sangue della madre che diede esito negativo, non furono trovate tracce di alcun tipo di stupefacente». I due legali avevano chiesto in precedenza di chiudere il procedimento con un patteggiamento per entrambi i genitori e concordarono con il pubblico ministero Buccini la pena di due mesi e 20 mesi ciascuno, ma ieri in aula il giudice dell’udienza preliminare Claudio Bonifazi non ha ritenuto congrua la pena concordata e i legali hanno dovuto ridefinire con il pubblico ministero il patteggiamento a sei mesi di reclusione con la sospensione condizionale. In aula era presente anche l’avvocato Claudia Romagnoli per il curatore nominato per gli altri figli della coppia (l’avvocato Paolo Carnevali), che vivono con i propri genitori.

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