Il coach di volley Medei: «Mi manca mia moglie. Per lei lascio la Turchia e rinuncio a tanti soldi»

Il coach Medei con la moglie Enrica
Il coach Medei con la moglie Enrica
di Mauro Giustozzi
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Venerdì 30 Aprile 2021, 09:23 - Ultimo aggiornamento: 15:52

MACERATA - Imperatore di Ankara dopo aver conquistato il primo storico scudetto con la squadra dello Ziraat, lascia la Turchia per riabbracciare la moglie che non vede da dieci mesi. Quando la famiglia viene prima della professione. È la storia di Giampaolo Medei, allenatore di pallavolo maceratese che ha deciso che rispetto ai soldi, alla celebrità, alla passione per questo sport, vengono prima altri valori.

Nonostante il club della più potente banca turca avesse fatto ponti d’oro per vederlo ancora sedere sulla sua panchina. «Hanno fatto di tutto per trattenermi in Turchia offrendomi un contratto faraonico – dice GiMedei, attualmente in quarantena a casa dopo essere rientrato dalla Turchia- ma ha prevalso la scelta personale di tornare da mia moglie che mi aspetta da dieci mesi». 


«Dopo due stagioni ad Ankara avevo un’opzione per il terzo anno, volevano a tutti i costi che rimanessi.

Professionalmente sono stato benissimo ma a prevalere sono stati aspetti più personali. Se avessi voluto sarei rimasto per tutto il tempo che volevo in quel club. La proposta economica che mi hanno fatto era davvero molto importante ma in me ha prevalso la voglia di tornare dalla mia famiglia». In questa scelta un ruolo determinante l’ha avuto la pandemia che ha reso complicatissimo muoversi da una nazione all’altra ed i mezzi digitali sono solo un palliativo rispetto alla lontananza dalla moglie Enrica. «Per me è stato un anno difficile: sono giunto ad Ankara lo scorso 6 luglio e praticamente da quel giorno a sabato scorso sono tornato a casa appena quattro giorni – continua il coach -. Mia moglie non è potuta mai venire a trovarmi in Turchia a causa delle restrizioni dovute al Covid. Guardando questa situazione vissuta e l’incertezza sul futuro a livello della pandemia, è stata mia intenzione scegliere di lasciare la Turchia, non allenare comunque all’estero per il momento, e rientrare in Italia». 


Insomma, nelle scelte fatte da Medei ha prevalso l’aspetto privato e personale su quello meramente professionale. Seppur lui anche in passato aveva allenato all’estero. «Ma le condizioni sono completamente cambiate – sottolinea l’ex tecnico della Lube -, è complicatissimo spostarsi e bisogna sottoporsi a test e controlli ogni volta che prendi un aereo. Mia moglie per venire a trovarmi ad Ankara avrebbe dovuto effettuare la quarantena sia all’arrivo che poi al ritorno in Italia. Il progetto che avevamo in mente è che lei sarebbe venuta ad Ankara per quattro mesi durante la stagione sportiva, ma poi è arrivato il Covid che ha sconvolto tutti i piani. Così invece di quattro mesi ci siamo visti quattro giorni in tutto l’anno. Pur a malincuore ho preso questa decisione che mi fa uscire di scena dallo Ziraat, ma da vincente». 

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