Ventitré teatri maceratesi monumenti nazionali: dopo lo Sferisterio arriva il riconoscimento anche per altre strutture storiche

Ventitré teatri maceratesi monumenti nazionali: dopo lo Sferisterio arriva il riconoscimento anche per altre strutture storiche
Ventitré teatri maceratesi monumenti nazionali: dopo lo Sferisterio arriva il riconoscimento anche per altre strutture storiche
di Giulia Sancricca
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Giovedì 4 Aprile 2024, 04:45 - Ultimo aggiornamento: 11:52

MACERATA - Non solo lo Sferisterio. Altri 22 teatri della provincia diventano monumenti nazionali. Approvato alla Camera il testo unico “Dichiarazione di monumento nazionale di teatri italiani” che comprende l’emendamento della maggioranza, a prima firma del vicepresidente della commissione Cultura della Camera e segretario della Lega Marche Giorgia Latini, per ampliare il novero dei teatri scelti per la loro rilevanza storica e in quanto simboli di riferimento per la comunità nazionale.

I requisiti

I requisiti che erano richiesti per la dichiarazione: edificazione risalente ad almeno 100 anni, almeno uno tra indubbia qualità storico-architettonica e programmazione rivolta esclusivamente ad attività di spettacolo dal vivo con il concorso finanziario dello Stato.

Dopo Sferisterio e Ventidio Basso, dunque, altri 60 gioielli dell’immenso patrimonio architettonico teatrale delle Marche potranno avvalersi del prestigioso riconoscimento andando a rafforzare la candidatura Unesco dei “Teatri storici delle Marche” avviata proprio da Latini quando era assessore regionale. Complessivamente sono interessati dalla normativa 13 teatri della provincia di Pesaro-Urbino, 14 della provincia di Ancona, 23 nella provincia di Macerata (quella a più alta densità teatrale) nove nel Fermano e quattro in provincia di Ascoli Piceno.

Il riconoscimento

«Riconosciamo i teatri, simbolo delle nostre comunità, punto di riferimento e di aggregazione sociale, parte di un vero e proprio circuito virtuoso – spiega l’onorevole Latini –. I teatri monumentali marchigiani rappresentano circa il 15% dell’intero elenco dei monumenti nazionali italiani (408). È evidente il prestigio delle Marche, che hanno una densità di teatri rispetto alla popolazione e al numero di Comuni e un unicum come lo Sferisterio che non hanno uguali in Italia. La gran parte di questi antichi luoghi di cultura sono aperti al pubblico, visitabili come altri monumenti, anche al di fuori del cartellone di rappresentazioni teatrali. Sostenere nuove forme di gestione degli spazi teatrali con una crescente partecipazione delle compagnie locali e associazioni culturali per creare dei veri e propri teatri di comunità è la direzione ora da seguire». Ad approvazione del testo da parte del Senato, si potrà procedere con l’attribuzione della qualifica di monumento nazionale per i 60 teatri delle Marche. Per quanto riguarda la provincia di Macerata, rientrano nel testo i teatri di Apiro, Caldarola, Camerino, Castelraimondo, Civitanova Marche, Corridonia, Macerata (Lauro Rossi, Sferisterio già dichiarato), Matelica, Mogliano, Montecosaro, Montefano, Montelupone, Penna San Giovanni, Pollenza, Potenza Picena, Recanati, San Severino Marche, Sant’Angelo in Pontano, San Ginesio, Sarnano, Tolentino e Treia.

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