Il Pronto soccorso della solidarietà si prepara ad aprire prima di Pasqua

Angelo Sciapichetti e Lauro Trivellini
Angelo Sciapichetti e Lauro Trivellini
di Marco Pagliariccio
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Domenica 5 Marzo 2023, 03:45 - Ultimo aggiornamento: 17:28

MACERATA - Obiettivo aprire ufficialmente prima di Pasqua, ma ormai è tutto pronto nei locali di via Lorenzoni per il lancio di un’attività molto particolare: il Pronto soccorso della solidarietà. Un’iniziativa che porta la firma della Croce Verde, che aprirà le porte degli ampi locali nel cuore di Colleverde a tutte le persone che avranno necessità di indumenti, cibo, prodotti di igiene personale e giocattoli per bambini.

 
L’idea è nata qualche mese fa, mettendo insieme i pezzi come una sorta di puzzle. «Tutto materiale selezionato e sanificato dal personale dell’associazione – precisano il presidente Angelo Sciapichetti e il consigliere Lauro Trivellini, che stanno seguendo da vicino le ultime operazioni prima dell’apertura ufficiale – abbiamo toccato con mano quanto siano generosi i maceratesi in particolare con lo scoppio della guerra in Ucraina.

Come Croce Verde avevamo avviato una raccolta di indumenti e prodotti alimentari ed eravamo stati letteralmente sommersi: eravamo riusciti ad inviare ben 12 tir di materiale e nonostante tutto era avanzata tantissima roba. Per alcune settimane è stato un viavai continuo, ad un certo punto era diventato una sorta di drive-in: la gente arrivava, scaricava i materiali che voleva donare a getto continuo e 10 dei nostri operatori li smistavano e organizzavano. E allora abbiamo pensato: perché non canalizzare tutta questa solidarietà in qualcosa che duri più a lungo nel tempo, in maniera stabile?».


Hanno continuato ad ammassare il materiale nei locali di viale dell’Indipendenza e nel frattempo è arrivata la donazione da parte di una famiglia maceratese dei locali di via Lorenzoni. «Un gesto meraviglioso – lo definisce Sciapichetti – non ci hanno posto condizioni se non per il nome della struttura, che si chiamerà “Lo spazio di Laura”, a ricordare una persona che la famiglia ha perso da poco e che vorrebbero onorare. La location è davvero perfetta, i locali sono ampi e allo stesso tempo riservati, lontano dal traffico o dal passeggio: chi si rivolge a una struttura del genere di solito ha molto pudore nel farsi vedere e quindi era importante questo aspetto. L’alternativa sarebbe stata quella di allestire qualche locale nella nostra sede, ma gli spazi sarebbero stati più risicati».


Di fatto dentro è tutto pronto: nel primo salone, scendendo alcuni scalini, c’è l’abbigliamento, che ora è incentrato tutto sull’invernale con giubbotti, maglioni, pantaloni e camicie, alcuni addirittura ancora imballati. Da lì si passa nella seconda sala, quella dove si trovano cibo, bevande e prodotti di igiene: «questi vengono in gran parte da una donazione del Rotary, ma contiamo di implementarla con il Banco Alimentare e iniziative simili», aggiungono Sciapichetti e Trivellini. Il terzo ambiente è tutto dedicato ai bambini, con giochi in scatola, pupazzi, robot e anche abbigliamento specifico per i più piccini. «Spesso le famiglie in difficoltà sono concentrate sui bisogni primari come il cibo e i vestiti – spiegano i due – ma non potete capire quanto sono felici i bambini quando gli viene regalato un giocattolo. Questi arrivano da una raccolta che avevamo fatto a Natale, ce n’è davvero per tutti i gusti».

Fondamentalmente è tutto pronto, resta da definire il regolamento per l’accesso e l’erogazione dei materiali. «Lo stiamo mettendo a punto e con esso anche le aperture, che dovrebbero essere un paio a settimana – concludono Sciapichetti e Trivellini – vogliamo che sia un riferimento sia per i maceratesi che per persone dei paesi limitrofi, italiani o stranieri non ci sarà distinzione. Quello che è importante rimarcare è che non vogliamo assolutamente fare i primi della classe o entrare in competizione con altre associazioni e soggetti che si muovono nella stessa direzione, in primis la Caritas, che anzi si occuperà anche della formazione dei volontari che staranno qui. Vogliamo offrire un servizio e dare un aiuto concreto a chi è più in difficoltà».

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