Macerata, il principe della Tanzania
incontra gli imprenditori marchigiani

Macerata, il principe della Tanzania incontra gli imprenditori marchigiani
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Sabato 21 Novembre 2015, 02:29 - Ultimo aggiornamento: 6 Novembre, 11:10

MACERATA - Le industrie maceratesi alla conquista della Tanzania grazie al progetto “Hyper-Room in Africa” pensato dalla giovanissima imprenditrice fiuminatese Chiara Carradori, titolare della Kiskin, l'azienda che l'ha resa famosa grazie al costume che lascia un tatuaggio solare ma anche ai capi d'abbigliamento scelti per essere indossati da molti vip fra cui gli ospiti della casa del Grande Fratello e i naufraghi dell'Isola dei Famosi.

In questi giorni ha fatto visita ad alcuni noti marchi dell'imprenditoria maceratese Kevin Nyerere, nipote del padre fondatore della Tanzania e presidente della comunità africana per venti lunghi anni, Julius Nyerere.

Il discendente di una delle maggiori figure storiche del Novecento e delle personalità più importanti dell'Africa moderna insieme a Nelson Mandela, è stato coinvolto nell'idea di esportare il know how italiano, e più precisamente quello di casa nostra, in un paese emergente.

Kevin, che per le sue origini in Tanzania ha conquistato il titolo nobiliare di principe, è un imprenditore self made man che si è specializzato nel settore del commercio internazionale e del marketing viaggiando in lungo e in largo per il mondo, soprattutto in Europa, dove ama trarre spunti anche dalle piccole realtà locali. Ambientalista e ambasciatore della costruzione di una coscienza ecologica collettiva, è anche sostenitore di diverse attività benefiche e si occupa pure di protezione degli animali in estinzione, in particolare degli elefanti che vengono cacciati per ricavare avorio dalle loro zanne. “Per la sua visita in terra maceratese - spiega Chiara Carradori che lo ha accompagnato in tutte le tappe di un tour durato diversi giorni - abbiamo scelto aziende con una storia e con un percorso che permette loro, fin da subito, di accreditarsi in questo progetto ambizioso. Di fatto le nostre aziende, dopo aver studiato ed elaborato progetti qui, saranno chiamate a svilupparli in terra d'Africa. Quando si dice Africa spesso pensiamo di sapere molto di questa realtà ma si tratta di una terra in forte crescita, dove si incontrano, a differenza di quanto siamo portati ad immaginare, soggetti con una grande forza economica. In questo momento, in particolare in Tanziania si sta assistendo a un forte sviluppo create da nuove leggi e da incentivi che vengono dei governi per l'avvio di un processo tendente a far esplodere l'economia interna. Il progetto “Hype-Room in Africa” vuole solo sensibilizzare quelle realtà, che possono risultare apparentemente scettiche, verso opportunità concrete che ci possono essere in scambi bilaterali”.

Fra i brand coinvolti nella prima fase figurano la Cgm surgelati di Peppe Giustozzi a Pollenza, la Braid di Raimondo Guzzini a Mogliano, i vini Belisario di Matelica, la Iplex Design di Sambucheto di Recanati, la Rossi in Tavola di Sefro, La Campofilone di Enzo Rossi a Campofilone, La Pasta di Camerino, la Castellino di San Severino, la Harcome di Andrea Gianfelici a Camerino, e la matelicese Infinity Biotech Team di Aroldo Curzi per la santificazione delle acque. Il loro spirito imprenditoriale farà sicuramente da ponte tra il vecchio e nuovo continente. (foto gentilmente concesse da Fotostudiostyle)

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