Macerata, parte il processo
a Oseghale, tribunale blindato

Macerata, parte il processo a Oseghale, tribunale blindato
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Mercoledì 13 Febbraio 2019, 05:55 - Ultimo aggiornamento: 11:58
MACERATA - Dopo nove mesi, tribunale di nuovo blindato a Macerata. Per questa mattina, in occasione della prima udienza a carico di Innocent Oseghale sono state adottate maxi misure di sicurezza per garantire la serena celebrazione del processo in Corte d’Assise. Forze di polizia presidieranno l’esterno e l’interno del palazzo di giustizia e l’attenzione è massima anche dopo gli episodi di protesta avvenuti il 26 novembre scorso in occasione dell’udienza preliminare a carico del trentenne nigeriano accusato dell’omicidio di Pamela Mastropietro. Anche nove mesi fa il tribunale era stato interessato da importanti misure di sicurezza in occasione del processo a carico di Luca Traini e ora la scena si ripete.

L’aula 1 che ospiterà il processo potrà accogliere al massimo 90 persone, per cui è facile prevedere che anche oggi le forze dell’ordine controlleranno gli accessi in aula. Oseghale, dal carcere di Forlì, ha comunicato che parteciperà all’udienza, i suoi legali Simone Matraxia e Umberto Gramenzi, salvo ripensamenti dell’ultimo minuto non dovrebbero rinnovare la richiesta di rito abbreviato condizionato avanzata già al giudice dell’udienza preliminare e quindi è agevole ritenere che il processo proseguirà con rito ordinario. Tre sono le parti civili nel procedimento, i genitori della diciottenne romana, Alessandra Verni e Stefano Mastropietro, tutelati dallo zio di Pamela e avvocato Marco Valerio Verni, il Comune di Macerata con l’avvocato Carlo Buongarzone e il proprietario dell’appartamento affittato a Oseghale dove il 30 gennaio dello scorso anno è avvenuta la mattanza, tutelato dal legale Andrea Marchiori. Il procuratore capo Giovanni Giorgio e il sostituto Stefania Ciccioli hanno contestato al nigeriano cinque reati: omicidio volontario, violenza sessuale, vilipendio, distruzione e occultamento di cadavere. 
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