Writer, a Macerata c’è la stretta: scattano le multe. Renna: «Ora chi sbaglia paga»

Writer, c’è la stretta, scattano le multe. Renna: «Chi sbaglia, paghi»
Writer, c’è la stretta, scattano le multe. Renna: «Chi sbaglia, paghi»
di Giulia Sancricca
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Martedì 18 Aprile 2023, 03:25 - Ultimo aggiornamento: 11:29

MACERATA Non solo il Comune. Ora il pugno di ferro contro i writer arriva anche dal Governo. La battaglia dell’amministrazione Parcaroli - iniziata sin dall’insediamento della giunta - trova appoggio nel nuovo disegno di legge varato dal Governo centrale nel corso dell’ultimo Consiglio dei ministri per cercare di mettere un freno a writer vandali e tutelare i beni pubblici. Da un lato spycam, controlli e una convenzione con una ditta di pulizie per rimuovere i graffiti dalle strutture. 

 



Dall’altro il disegno di legge che prevede sanzioni fino a 60mila euro. Punizioni più severe quindi per chi imbratta o deturpa beni culturali. Il pacchetto di sanzioni amministrative va a integrare la fattispecie penale che rientra nel reato di deturpamento e imbrattamento di cose altrui (multe fino a 3mila euro e un massimo di sei mesi di reclusione). «Una decisione che ci rende davvero felici - commenta l’assessore maceratese Paolo Renna che ha fatto di questa battaglia uno dei suoi impegni maggiori -. Noi, appena insediati, ci siamo subito battuti per un miglioramento del decoro, creando un assessorato ad hoc proprio per questo motivo. Soprattutto in questo periodo storico, ci sono tanti fondi in campo per migliorare l’estetica e la bellezza delle nostre città ed è intollerabile che qualcuno vada a rovinare e imbrattare per sempre beni monumentali che ci sono stati lasciati in buona condizione e che abbiamo il dovere di lasciare tali». Secondo l’assessore - dello stesso partito del premier Meloni - la nuova normativa permetterà di frenare il fenomeno. «Quella attiva finora prevedeva sanzioni ridicole, invece quando si sbaglia è giusto che si debba pagare. È fondamentale che tutta la cittadinanza capisca che un bene pubblico è un bene di tutti noi».

La nuova normativa infatti mette tutti d’accordo, al di là del colore politico. «Condivido le parole del sindaco Nardella dopo quello che è successo a Firenze - aggiunge Renna -, le città non possono essere tenute sotto scacco dai vandali».

La rigenerazione auspicabile

E allora l’assessore ci tiene a sottolineare la differenza con le opere realizzate dagli artisti. «In quel caso l’artista concorda con l’amministrazione un disegno, dietro compenso. Ci piacerebbe, man mano che si rigenerano alcuni spazi, dedicare alcuni posti all’estro di qualche artista locale da lasciare alle future generazioni». Sulla stessa linea il sindaco Sandro Parcaroli che condanna duramente gli atti vandalici e pensa appunto che si potrebbero lasciare degli spazi ad hoc riservati ai disegni. «Bisogna avere più rispetto dei beni pubblici - dice -. Importanti anche le sanzioni che possono frenare tutti questi writer in azione». Renna riaccende poi i riflettori sulle conseguenze che gli atti vandalici hanno sull’intera cittadinanza. «Sono danni ingenti che pagano tutti i cittadini perché per la pulizia di queste scritte il Comune deve spendere determinate cifre che altrimenti sarebbero state impiegate per altro». Un esempio sono le scritte fatte sui giochi per bambini. «Cancellarle, oltre ad avere un costo, comporta l’usura della plastica e anche l’investimento sostenuto per acquistarli perde di valore. Sono tutti danni evitabili, soldi che si potrebbero spendere per dare un servizio in più al cittadino». Allora l’invito è alla cittadinanza. «Le telecamere non bastano. Anche i cittadini debbono intervenire: non bisogna girarsi dall’altra parte. Riceviamo spesso segnalazioni, ma è importante che anche la cittadinanza si faccia sentire nei confronti di chi rovina il bene pubblico». 

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