I gestori delle strutture ricettive non nascondono il loro malumore: «Il nuovo calendario della stagione lirica penalizza gli alberghi»

I gestori delle strutture ricettive non nascondono il loro malumore: «Il nuovo calendario della stagione lirica penalizza gli alberghi»
I gestori delle strutture ricettive non nascondono il loro malumore: «Il nuovo calendario della stagione lirica penalizza gli alberghi»
di Lorenzo Cervigni
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Lunedì 14 Marzo 2022, 04:55 - Ultimo aggiornamento: 14:52

MACERATA -  Il nuovo calendario dello Sferisterio non piace agli albergatori. È trasversale la posizione delle strutture ricettive maceratesi sullo slittamento della stagione lirica dell’Arena. Le serate dedicate all’opera e ai concerti prenderanno il via dal prossimo 19 luglio, ma la rassegna terminerà il 21 agosto, più tardi rispetto agli anni scorsi. Non un’organizzazione adatta alle esigenze del turismo, stando al pensiero degli albergatori, che rischiano di vivere un luglio sottotono e un agosto sovraccarico di presenze. 


Secondo alcuni di loro, il rischio per gli appassionati è di non trovare camere disponibili nel periodo più caldo dell’estate, quando al consueto afflusso turistico si sommeranno le visite legate alla stagione concertistica.

Non spaventa più del dovuto, invece, l’eventuale mancanza di arrivi dall’Est Europa: il turismo di prossimità degli italiani negli ultimi due anni dovrebbe, eventualmente, ammortizzare i mancati arrivi dall’estero. Tra gli alberghi pronti a ripartire in vista della primavera c’è l’Hotel Lauri. Dopo un periodo di chiusura dovuto al caro bollette, da domani (lunedi, ndr), la struttura tornerà operativa. C’è comunque un clima di insoddisfazione sulla gestione della vicenda Sferisterio.

«L’organizzazione non tiene conto del fatto che ci saranno pochissime camere disponibili in agosto – commenta Arianna Scheggia, che gestisce appunto l’Hotel Lauri oltre a Palazzo Cortese –. Rischiamo di disperdere presenze che sarebbero state preziosissime dopo un inverno così duro. Gli alberghi maceratesi lavorano molto bene in agosto, al netto dello Sferisterio. Si sarebbe dovuto pensare ad una stagione simile agli anni precedenti, quest’anno mancheranno sicuramente le camere. La guerra rappresenta invece un problema per gli aumenti delle bollette, non per gli arrivi. Per la primavera siamo ancora al palo con le prenotazioni, vedremo da domani che stagione ci aspetta». 


L’altro albergo aperto nel centro storico di Macerata è l’Arcadia, gestito da Giorgio Pietrella. Il punto è lo stesso. «Non ha senso organizzare la stagione lirica nello stesso periodo in cui le persone sono in ferie e vengono comunque in città. La stessa distribuzione delle opere nei diversi fine settimana non favorisce noi albergatori: prima chi visitava Macerata per la stagione lirica in un fine settimana assisteva a tre opere. Non è più così, visto che le opere saranno alternate ai concerti. C’è stata poca attenzione nei confronti delle strutture ricettive. La scorsa estate è stata una buona stagione sotto il profilo degli affari, speriamo di riuscire a replicarla. Dopo un inverno così difficile, in cui siamo stati aperti pur perdendo denaro, è fondamentale avere un’estate positiva. Su questo abbiamo qualche timore per la guerra – precisa –: il 2020, pur partendo in ritardo, è stato un discreto anno, così come il 2021. Ora c’è più incertezza proprio a causa del conflitto in corso e degli aumenti che sta causando». 


«Incertezza» è la parola scelta anche da Carla Compagnoni. Il suo Agriturismo Floriani è ancora alle prese con la ricostruzione post sisma ed è a ranghi ridotti. «Le prenotazioni per la primavera non sono ancora arrivate – dice –, la speranza è che per giugno riusciremo ad avere a disposizione qualche stanza in più e che potremo avere una stagione estiva soddisfacente. La stagione dello Sferisterio poteva essere organizzata meglio, cercando di considerare anche le nostre esigenze, ma comunque andiamo avanti». Il contraccolpo del conflitto tra Russia e Ucraina «non dovrebbe essere un fattore per le presenze – commenta infine Claudia Romagnoli, del Belo Horizonte a Corneto –. La scorsa stagione, grazie al turismo di prossimità abbiamo avuto un ottimo mese di agosto. La guerra frenerà gli arrivi dall’estero. Dovremmo comunque ammortizzare, perché allo stesso modo gli italiani che faranno vacanze fuori dal Paese saranno di meno. Non sarà diverso dagli ultimi due anni, visto che la pandemia ha avuto gli stessi effetti».

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