Ex Catasto, ora è attesa per il via libera del Mef: ma adesso è rebus sui tempi

Ex Catasto, ora è attesa per il via libera del Mef: ma adesso è rebus sui tempi
Ex Catasto, ora è attesa per il via libera del Mef: ma adesso è rebus sui tempi
di Giulia Sancricca
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Lunedì 30 Maggio 2022, 05:30

MACERATA -  Sarà il ministero dell’Economia e Finanza a dettare i tempi per l’acquisto dell’ex Catasto di piazza Mazzini, dove nei prossimi anni si trasferirà l’Accademia di Belle Arti di Macerata. Dopo l’annuncio dato dal presidente, Vando Scheggia, in occasione dell’inaugurazione dell’Anno Accademico, Abamc non è rimasta con le mani in mano. 


«Abbiamo concluso l’acquisto tramite un accordo privato con il venditore - spiega Scheggia - ma l’atto notarile potrà essere stipulato solo dopo il parere favorevole del Mef».

Nessuna certezza, però, sui tempi del via libera da parte del ministero. «Non sappiamo nulla - confida Scheggia - quello che posso dire è che farò in modo che il parere arrivi entro settembre, anche se non nascondo che potrebbe slittare agli inizi dell’anno prossimo. Stiamo comunque facendo del tutto per cercare di accorciare i tempi».

Nel frattempo, il ministero sta valutando tutti i documenti forniti dall’Accademia. «Il Mef ci ha chiesto di dimostrare che il prezzo della struttura sia congruo - dice Scheggia - . Abbiamo una certificazione pubblica che lo riteneva congruo a due milioni e 200mila euro: noi lo pagheremo un milione e 700mila, dunque non ci saranno problemi su questo fronte. Un altro aspetto che il ministero ha voluto valutare e che abbiamo dimostrato riguarda le possibilità economiche dell’Accademia per effettuare l’acquisto. Infine ci è stata chiesta la reale necessità della struttura: è chiara la nostra relazione in cui si dimostra come non possiamo più stare negli spazi stretti attualmente riservati all’Accademia». L’Accademia ha infatti diverse sedi sparse per Macerata e una anche a Montecassiano.


Secondo il presidente di Abamc, dunque, il via libera del Mef sarebbe solo una formalità. È per questo che ci tiene a ribadire come «sostanzialmente l’acquisto sia concluso tramite il contratto privato». L’Accademia è stata fondata nel 1972 da Giorgio Cegna e all’epoca aveva la sua sede nello storico palazzo Buonaccorsi. Con il sisma del 1997, gli indirizzi sono stati trasferiti in undici diverse sedi che, nel 2003, sono diventate sei, a cui si aggiunge l’indirizzo di Restauro a Montecassiano. «Il mio obiettivo - aveva già detto Scheggia durante l’inaugurazione del corrente Anno Accademico - è quello ereditato dai miei predecessori, cioè di restituire i vecchi fasti a chi vive questa scuola». Dopo il parere favorevole del Mef e l’atto notarile, però, sarà necessario qualche anno per sistemare la struttura di piazza Mazzini, conosciuta anche come ex Casa del Fascio.

«Il trasloco avverrà nel giro di qualche anno - ammette il presidente di Abamc - , c’è da rimettere in sesto un immobile (di circa seimila metri quadrati) che era adibito a ufficio pubblico e che ora dovrà diventare a servizio di una scuola con 1200 studenti. È normale che siano previsti interventi strutturali». Insomma l’iter va avanti ma c’è attesa per l’ok da Roma che dia un nuovo impulso alla pratica in modo da consentire all’Accademia di mettersi concretamente al lavoro per realizzare la sua nuova sede. E non resta per il momento che immaginare che splendore che sarà piazza Mazzini, a Macerata, popolata dalle centinaia di giovani dell’Accademia di Belle Arti.

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