Emergenza siccità, laghi osservati speciali: «Livelli nella norma, ma attenzione»

Emergenza siccità, laghi osservati speciali: «Livelli nella norma, ma attenzione»
Emergenza siccità, laghi osservati speciali: «Livelli nella norma, ma attenzione»
di Leonardo Massaccesi e Giulia Sancricca
4 Minuti di Lettura
Martedì 28 Giugno 2022, 05:05

MACERATA - Laghi della provincia osservati speciali. L’emergenza siccità interessa anche i cinque invasi di Fiastra, Polverina, Caccamo, Le Grazie e Castreccioni: in alcuni le portate sono inferiori rispetto alla media. Dopo i minimi storici registrati dai fiumi maceratesi, si teme che anche i laghi possano accusare il colpo.

A riferirlo sono i gestori degli invasi e anche gli amministratori che, preoccupati dell’emergenza idrica, invitano al risparmio dell’utilizzo dell’acqua per evitare che la situazione si aggravi.

La gestione

Per quanto riguarda Fiastra, Polverina e Caccamo, la gestione è affidata ad Enel Green Power Italia che, contattata, fa sapere come si registrino «portate in arrivo alquanto inferiori rispetto alla media del periodo.

Tuttavia, ad ora, il livello dei tre invasi è considerabile nella norma e non si registrano particolari criticità nella gestione degli stessi. Enel Green Power resta comunque a disposizione delle autorità competenti per fornire, qualora possa essere ritenuto necessario, il proprio contributo al territorio».

I lavori

Nello specifico, per quanto riguarda il lago di Fiastra, il sindaco Sauro Scaficchia ci tiene a sottolineare che dopo i lavori di ristrutturazione effettuati da Enel nella centrale di Valcimarra, il livello del lago è tornato ad essere quello precedente il sisma del 2016. «Il nostro lago può arrivare fino a 638.50 metri sul livello del mare. Attualmente ci sono ancora due metri e mezzo prima di raggiungere il limite. Vediamo che l’invaso si sta allargando quotidianamente e questo rappresenta un valore aggiunto per l’utilizzo turistico del lago che non ha fini potabili o irrigativi, ma solo per la produzione di energia elettrica». A Caccamo di Serrapetrona, invece, il sindaco Silvia Pinzi fa notare come il livello dell’invaso dipenda da Enel. «Purtroppo - dice - quando l’acqua è bassa penalizza le attività che si trovano sulle sponde del lago e che, soprattutto d’estate, lavorano a pieno ritmo. Siamo consapevoli che la siccità rappresenti la vera emergenza, ma da un altro punto di vista noi dobbiamo tutelare anche l’economia del paese». Quasi nel pieno della sua capacità il lago delle Grazie di Tolentino, gestito da Assm. «Il nostro lago - dice l’amministratore delegato della municipalizzata, Graziano Natali - trovandosi a valle di quello di Polverina è legato agli andamenti orografici dell’invaso camerte. Segue il flusso dettato dalla turbina di Enel. La capacità massima di accantonamento del nostro invaso è di 221.70 metri sopra il livello del mare. Attualmente è a circa 221.10. Bisogna ricordare - precisa - che si tratta di un lago utilizzato solo per la produzione di energia elettrica e per l’irrigazione agricola, ma non come acquedotto. Attualmente - aggiunge - l’invaso è utilizzato per l’irrigazione degli orti vicino Tolentino. Ci sono anche agricoltori che prelevano direttamente dal fiume, ma anche per questo c’è bisogno che il nostro lago alimenti l’alveo. Non siamo in una fase critica per l’attività idrica - dice -, laddove la situazione dovesse peggiorare, abbiamo un depuratore che, anni fa, era collegato con il lago e, oltre ai due acquedotti (Nera e Valcimarra) potremmo utilizzare anche l’acqua depurata dell’invaso». Livello più basso di circa sette metri al lago di Castreccioni, dove il sindaco di Cingoli Michele Vittori invita alla responsabilità. «Le condizioni dell’invaso non sono peggiori rispetto all’anno scorso - ammette - . Ho fatto un confronto con i tecnici per capire la situazione, ma bisogna fare sempre attenzione all’utilizzo dell’acqua. È anche importante pensare ora ad eventuali interventi futuri, consapevoli che la situazione potrebbe peggiorare nei prossimi anni». Nel periodo estivo il lago eroga circa mille litri al secondo per l’irrigazione dei terreni a valle del Musone, mentre per dodici mesi all’anno svolge funzioni di preminente importanza come la salvaguardia delle falde idriche con il rilascio continuo di circa 200 litri al secondo, e altri 350 circa litri al secondo per uso civile. 
 

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