L'azienda Liomatic in crisi
In 16 rischiano il posto

L'azienda Liomatic in crisi In 16 rischiano il posto
2 Minuti di Lettura
Giovedì 9 Ottobre 2014, 10:33 - Ultimo aggiornamento: 11 Ottobre, 13:18
MACERATA - La crisi della Liomatic, azienda di distribuzione automatica di bevande e alimenti, impatta pesantemente anche sul nostro territorio. A causa della crisi la proprietà ha varato un piano di riorganizzazione che prevede tagli al personale. E che non risparmia la filiale di Macerata che si trova a Piediripa in via Velluti. Nel piano presentato dall'azienda la cui sede centrale è a Perugia, si prevedono ben sedici esuberi sui 95 dipendenti che operano nel Maceratese. E la preoccupazione, che già serpeggiava tra le maestranze di Piediripa, si sta trasformando in rischio reale di perdita del posto di lavoro. Con gravi ripercussioni prima sulle famiglie dei sedici lavoratori finiti nel mirino dei tagli ma anche sul territorio già alle prese con una crisi che non accenna ad allentare la morsa. L'azienda umbra dei distributori automatici, in ascesa vertiginosa, paga una concorrenza che si è fatta sempre più accanita e ora a rischiare sono i dipendenti. “La Liomatic - afferma Stefania Cardinali della Filcams Cgil di Perugia- nel corso degli ultimi anni si è caratterizzata per un forte sviluppo della propria competitività sul piano nazionale nel mercato dei distributori di bevande a mezzo di distributori automatici, attraverso numerose acquisizioni di società, tra cui quella di Macerata, che ne hanno fatto uno dei leader del settore. Oggi, anche a seguito di una normativa nel settore alquanto lacunosa, caratterizzata da una forte concorrenza sul prezzo, accentuata anche dalla crisi economica si trova in difficoltà e intraprende un'azione di riorganizzazione tutta incentrata sulla riduzione del personale”. I vertici della Liomatic hanno presentato al sindacato il piano per una procedura di mobilità per 151 addetti su un complessivo di 609 dipendenti distribuiti su sei regioni, in attesa del primo confronto che si terrà a Roma il 20 ottobre. Di questi, appunto, 16 riguardano la sede di Piediripa. Ma a rendere ancora più grave la situazione e particolarmente complessa la trattativa è la mancanza di ammortizzatori sociali da poter utilizzare per gestire gli esuberi annunciati. “Nessun ammortizzatore sociale tradizionale -spiega Cardinali- può essere associato a questa impresa. I dipendenti rischiano di perdere il lavoro senza poter contare su nessun ammortizzatore sociale in quanto l'azienda non è beneficiaria di trattamento di cassa integrazione straordinaria e nemmeno della mobilità a seguito di un inquadramento Inps particolare che sarà oggetto di valutazione da parte sindacale". Intanto la Rsu ha indetto per venerdì 10 ottobre una assemblea sindacale nei locali aziendali di Perugia.



Leggi Corriere Adriatico per una settimana gratis - Clicca qui per la PROMO

© RIPRODUZIONE RISERVATA