A Macerata controlli contro lo spaccio, gambiano bloccato alla fermata del bus aggredisce i poliziotti

La questura
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Sabato 16 Novembre 2019, 03:05
MACERATA - False generalità, violenza e resistenza a pubblico ufficiale. Con queste accuse un giovane originario del Gambia è stato denunciato dalla polizia che lo aveva fermato per un controllo ad una fermata del pullman proveniente da Ancona. Come disposto dal questore Antonio Pignataro, infatti, da mesi vengono effettuati servizi sia in provincia sia nella città di Macerata, con l’obiettivo di debellare qualsiasi fenomeno legato al traffico di sostanze stupefacenti, anche con l’impiego di reparti prevenzione crimine provenienti da altre regioni e unità cinofile. «Nel corso dei servizi, vengono sottoposte a controllo le strade di afflusso e deflusso dalla città, i luoghi di ritrovo dei giovani, i parchi, le aree verdi, le stazioni dei pullman, la stazione ferroviaria, nonché tutti quei luoghi ritenuti a rischio per quanto riguarda la presenza di soggetti sospetti che potrebbero essere dediti ad attività di spaccio di sostanze stupefacenti», si legge in una nota della questura. 
 

In particolare, gli agenti provvedono all’identificazione e al controllo di tutte le persone sospette ed in special modo di tutti i soggetti che vengono notati per la prima volta al fine di giungere ad una mappatura delle zone a rischio e dei soggetti che normalmente le frequentano. Alle ore 8.45 circa dell’altro ieri mattina durante un controllo a una fermata del pullman proveniente da Ancona in via Ghino Valenti, gli agenti preventivamente appostati, hanno notato un extracomunitario che si avviava in direzione del centro città. ubito è scattato un controllo ma l’uomo, appena si è accorto della polizia, ha cambiato repentinamente direzione. Subito fermato è stato sottoposto a perquisizione a seguito della quale non sono stati rinvenuti oggetti o sostanze stupefacenti. L’uomo era sprovvisto di documenti di identificazione e alla richiesta di declinare le proprie generalità, ha fornito un nome che successivamente è risultato essere falso. Dai riscontri effettuati, è emerso che il soggetto non era la prima volta che forniva generalità false per eludere ai controlli. Lo stesso inoltre, durante le operazioni di foto segnalamento, alla richiesta di confermare le proprie vere generalità, improvvisamente ha dato in escandescenza e ha tentato più volte di colpire gli agenti con calci e pugni mettendo in difficoltà gli operatori.
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