Civitanova si prepara al Marche Pride, un 59enne ora residente in Emilia Romagna: «Qui sono stato aggredito perché gay»

Civitanova si prepara al Marche Pride, un 59enne: «Qui sono stato aggredito perché gay». Nella foto l'edizione 2019
Civitanova si prepara al Marche Pride, un 59enne: «Qui sono stato aggredito perché gay». Nella foto l'edizione 2019
di Emanuele Pagnanini
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Venerdì 16 Giugno 2023, 03:20 - Ultimo aggiornamento: 15:00

CIVITANOVA  - Marche Pride a Civitanova, reso noto il programma della manifestazione che si terrà domani. Il comitato organizzatore è composto dalle associazioni Agedo Marche, Arcigay Agorà, Arcigay Comunitas, Teekanne Friendly, Gap Urbino, Uaar Ancona.

Si parte la mattina con la conferenza stampa di presentazione e si chiude dopo cena con la festa allo stabilimento balneare La Croce del Sud. Alle 10.30 sarà la sala Enrico Cecchetti della biblioteca comunale Zavatti ad ospitare l’evento che dà il via alla quarta edizione dell’evento, la prima in provincia di Macerata. Saranno presenti diversi ospiti ad illustrare lo spirito e gli obiettivi della manifestazione. Seguirà, sempre alla sala Cecchetti della biblioteca, la presentazione del progetto di cooperazione internazionale tra Italia e Albania, WelcHome. Conclusioni previste alle 12.45. 


Il corteo


Nel pomeriggio il corteo arcobaleno delle comunità Lgbtqia+.

Il ritrovo è previsto a partire dalle 16.30 al piazzale dello stadio Polisportivo. Alle 17.30 il corteo muoverà verso il centro transitando in viale Vittorio Veneto. Punto di arrivo, l’area del Varco sul Mare dove sarà allestito il palco per gli interventi delle associazioni e quelli artistici con inizio indicativamente alle 18.45. Chiusura prevista alle 20 quando inizierà il Marche Pride official party alla Croce del Sud.

«Civitanova entrerà a far parte del circuito nazionale dell’Onda Pride – annuncia in una nota il comitato promotore – una manifestazione culturale, colorata ed inclusiva in cui porteremo in piazza le istanze del movimento Lgbtqia+ e di tutte le minoranze. Abbattere stereotipi e discriminazioni è per noi la vera sfida culturale e politica da vincere, per una società realmente coesa e partecipata da tutte e tutti i cittadini. Il Marche Pride sarà un’occasione di unione e condivisione, sulla base dei valori imprescindibili che animano il comitato promotore, ossia la lotta all’omolesbobitransfobia e all’abilismo, i valori dell’antisessismo, l’antirazzismo e l’antifascismo. Il Marche Pride promuove una riflessione per una comunità solida, protettiva ed inclusiva con l’imprescindibile collaborazione di tutte le associazioni, le istituzioni, i cittadini e le cittadine». Se questa è la prima volta che la città ospita la manifestazione, Civitanova è stata in qualche modo protagonista quattro anni fa quando il Marche Pride si aprì con il racconto di una brutta storia avvenuta proprio in città. Un uomo di 59 anni, originario della zona ma da anni residente in Emilia Romagna, fu aggredito insieme al compagno con cui conviveva da 15 anni in corso Umberto I. A spintonarli, minacciarli e picchiarli - secondo il racconto del 59enne -, sarebbero stati alcuni familiari che non hanno mai accettato la sua omosessualità. «Il fatto risale all’aprile del 2019 ed è avvenuto nella stessa centralissima via – ricorda l’uomo – dove l’anno scorso è stato ucciso a mani nude Alika, l’ambulante nigeriano».

Nella cronaca di quattro anni fa, si parla dell’indifferenza, o della complicità, di altri civitanovesi durante l’aggressione. Altro elemento in comune con l’omicidio avvenuto qualche anno dopo, il fatto che la vittima dell’aggressione si muovesse con l’aiuto di una stampella, avendo subito da pochi giorni un intervento chirurgico.

«Come è possibile che queste aggressioni possano accadere davanti a tanti spettatori e che nessuno muova un dito – continua l’aggredito? il luogo preferito dagli omofobi continua ad essere la strada. Da studi statistici risulta che il 42% dei maltrattamenti contro le persone Lgbt avviene dalla sua famiglia C’è una buona notizia: con una sentenza del 20 ottobre scorso, un giudice del Tribunale di Milano ha applicato l’aggravante ex art. 604 ter del codice penale a una condotta di lesioni motivata da omofobia. Buon Pride a tutti».

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