Caro gasolio, la marineria di Civitanova fa sentire la sua voce: «Siamo pronti a protestare a Roma»

L'incontro al mercato ittico
L'incontro al mercato ittico
di Chiara Marinelli
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Martedì 8 Marzo 2022, 08:50

CIVITANOVA - Una delegazione della marineria è pronta per andare a Roma, ad un incontro con il sottosegretario per chiedere risposte sul caro gasolio ed avere delle garanzie. Se non ci sarà l’ok per l’incontro o da questo verranno fuori risposte sommarie ed insoddisfacenti i pescatori, in massa, raggiungeranno la capitale, tra giovedì e venerdì, per far sentire la loro voce in maniera più forte. 

 
È questo quanto è emerso dall’assemblea che si è svolta ieri pomeriggio nella sala riunioni del mercato ittico civitanovese, voluta dal coordinatore nazionale degli armatori in stato di agitazione nonché assessore comunale con deleghe alla pesca e al commercio Francesco Caldaroni per concordare il da farsi insieme ai suoi colleghi armatori. Ne erano una quarantina quelli presenti alla riunione di ieri pomeriggio. Al momento è confermato lo sciopero di una settimana. Uno sciopero al quale hanno aderito tutte le Regioni, eccezione fatta per Sicilia e Sardegna. «Attualmente – ha spiegato Caldaroni - l’Italia è ferma ed un paio di ore fa ho sentito i siciliani che vorrebbero aderire allo sciopero e stiamo valutando. L’intenzione è quella di formare una delegazione composta da una novantina di pescatori per un incontro con il sottosegretario a Roma in programma per mercoledì. Se verrà concesso l’incontro sul tavolo metteremo i punti che più ci interessano – ha continuato Caldaroni -. Il caro gasolio e il motivo che ha fatto aumentare i prezzi. Inoltre, chiederemo di rivedere i giorni aggiuntivi di fermo pesca, chiederemo di tornare all’80%, come era prima, lo sgravio fiscale per ogni marittimo europeo imbarcato e, infine, di azzerare la tassazione cosiddetta Naspi. Se l’incontro va male, allora ci muoveremo in massa con una manifestazione a Roma». 
«Vogliamo entrare nelle agevolazioni, anche la nostra categoria vuole i ristori. Il gasolio – ha continuato Francesco Caldaroni – è a prezzi insostenibili. Fare rifornimento e andare al lavoro è impensabile in questo modo. Sono anni che veniamo tartassati dalle norme comunitarie». Nella prima mattinata di oggi i pescatori civitanovesi, capitanati da Caldaroni, si recheranno negli uffici della Capitaneria di Porto per consegnare i documenti (i ruolini di equipaggio, ndr), considerato lo stato di agitazione attuale. Al momento lo sciopero è di una settimana. Poi, dopo l’eventuale incontro a Roma, si deciderà se tornare in mare oppure no. 
«Solidarietà di Fratelli d’Italia alle marinerie d’Italia, che hanno iniziato oggi una protesta su tutto il territorio nazionale per chiedere al Governo Draghi misure urgenti contro il caro gasolio e a sostegno del comparto della pesca, già piegato dalla pandemia e ora alle prese con un rincaro insostenibile del carburante.

Fratelli d’Italia è al fianco dei pescatori e presenterà un’interrogazione parlamentare per chiedere all’esecutivo di intervenire immediatamente e mettere in sicurezza un settore strategico dell’economia italiana», lo dichiara il presidente di FdI, Giorgia Meloni.

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