CIVITANOVA - La telenovela Fornari prosegue. I colpi di scena non mancano in una vicenda che, da tre anni e mezzo, vede protagonista una delle aziende storiche del distretto calzaturiero maceratese. Di recente il Tribunale di Macerata ha infatti respinto la domanda di concordato liquidatorio presentata dall'azienda.
Ma per molti dipendenti questa notizia ha avuto un risvolto positivo e inaspettato perché la famiglia Fornari avrebbe deciso di pagare le liquidazioni sospese dei dipendenti. Una scelta che sembra sia stata fortemente voluta da Elena Minnetti, vedova di Gianfranco Fornari. Dal 2007 in poi, infatti, le aziende con oltre 50 dipendenti erano obbligate a versare il Tfr direttamente all'Inps che quindi ha pagato le liquidazioni dei licenziati Fornari da quell'anno in poi. Tutte le liquidazioni precedenti al 2007 erano invece bloccate perché inserite nei conti aziendali, e quindi sotto stretta osservazione dal Tribunale fin dal gennaio 2013, quando la Fornari spa chiese il concordato preventivo con prosecuzione dell'attività. Da quella data l'azienda civitanovese comincia ad attuare un piano di sviluppo nel retail per cercare di incrementare le vendite in Est Europa, Cina e America. A ottobre dello stesso anno il Tribunale accoglie la richiesta di concordato e nel marzo 2014 i creditori approvano il piano. Passi decisivi che portano, il 9 luglio 2014, all'omologa definitiva del concordato.
Quando tutto sembra incanalarsi verso un rilancio della società, nel gennaio 2015, arriva lo stop dei commissari liquidatori nominati dal Tribunale secondo i quali gli obiettivi fissati dal piano diventano irraggiungibili. Il fatturato della Fornari è passato da 59 milioni di euro del 2013 a 45 nel 2014. L'azienda allora cambia strada e trasforma in liquidatorio il concordato e intanto avvia le trattative per la cessione del marchio, che si concludono nella primavera dello stesso anno. Nel corso degli anni, dopo aver usufruito di tutti gli ammortizzatori sociali possibili, il numero dei dipendenti viene sfoltito: dai circa 300 del periodo pre-crisi, solo una ventina trova lavoro nella nuova azienda commerciale gestita da imprenditori del Far East e che dispone del marchio Fornarina.
Verso dicembre 2015 arriva l'ok al concordato liquidatorio del comitato dei creditori ma ancora una volta la sorpresa è dietro l'angolo perché mentre tutti si aspettano il sì del Tribunale di Macerata, arriva invece il parere negativo con la matassa che torni nelle mani della famiglia Fornari proprietaria dell'impresa che avrebbe deciso di soddisfare le pretese di quei dipendenti ancora in attesa di ricevere la liquidazione.
Civitanova, no al concordato
per la Fornari. Liquidazioni pagate
di Massimiliano Viti
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Martedì 17 Maggio 2016, 11:55
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