La stagione dell'avventura, l'ultima volta da bambino. Un'estate di misteri e scoperte raccontati dall'urbinate Alessio Torino

La stagione dell'avventura, l'ultima volta da bambino. Un'estate di scoperte raccontati dall'urbinate Alessio Torino
La stagione dell'avventura, l'ultima volta da bambino. Un'estate di scoperte raccontati dall'urbinate Alessio Torino
di Silvia Sinibaldi
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Giovedì 11 Maggio 2023, 10:19

PESARO- «Me lo devi giurare. Su di me». Il giovane Corsi, 12 anni, guarda il padre e non crede alle sue orecchie. Uomo ateo, refrattario alla superstizione, estraneo a ogni forma di scaramanzia, che impone un assurdo giuramento. In ballo c'è un tuffo alle Caldare che non va fatto. L'estate precedente nel canyon scavato dal Burano, in una delle sue pozze profonde, è morto affogato Andrea, il figlio di un amico di Sebastiano Corsi.

Il luogo

Siamo in una Pieve Lanterna di fantasia, in cui il ragazzo torna ogni estate ospite di nonna Vera. Suo padre lo accompagna per le vacanze nel paese dove è nato e da cui se ne è andato. Reiterando la richiesta del giuramento ottiene il sì del figlio che accarezza in testa e poi saluta per tornare a Roma. Inizia così una stagione di vacanza; pedalate, tuffi nelle acque del Bosso e del Candigliano, giochi alle giostre in un'aria spensierata che va lentamente tingendosi di adolescenza, quindi di complicazioni, di scoperte e di potenti tumulti dell'anima. Tra i temi chiave di "Cuori in piena", la violenza connaturata alla vita nelle sue diverse modalità e nella alterna capacità di essere digerita: quando scorre orizzontale e resta questione di ragazzi e quando invece viaggia in verticale, dal potere giù a colpire la vittima. Nel ritmo caldo da fandango dell'estate il passato riemerge inesorabile nelle coscienze di chi è rimasto e di chi è andato via e rappresenta un elemento di formazione per i tre ragazzi protagonisti della storia: abbandonano l'infanzia proprio scoprendo le fragilità dei propri genitori.

Infine l'amore, il sentimento che sconquassa più della violenza, più del passato che in fondo pesa sui ragazzi senza appartenere a loro. L'arrivo a Pieve Lanterna di Federica e Céline, all'apparenza da un Paese straniero e in verità da una storia comune irrompe nella storia come uno tsunami. L'amore che ha la forza dirompente del fiume, il fascino insuperabile delle cascate, che è una dolcezza mai provata prima e, come dice il giovane Corsi, il modo di capire quanto è grande il nostro cuore. Lo scrittore urbinate Alessio Torino, che in questo romanzo offre nuova vita ad alcuni personaggi che abbiamo conosciuto in "Tetano", viaggia con un interesse e uno sguardo acutissimo sull'adolescenza, che assume lo status di tempo neutro, il tempio del bivio, delle tante sliding doors che ci si pareranno davanti. Quasi uno stato perenne dell'esistere umano.

Questioni di battiti

E quando forse per la prima volta nei suoi romanzi, Torino sceglie di raccontare l'esplosione dell'innamoramento, il senso di eternità che accompagna chi in tale stato di grazia si trova, ma anche il compiersi di gesti amorosi, di passi che coinvolgono e sconvolgono il corpo, lo fa con una delicatezza e una dolcezza che risultano nuovi alla sua scrittura e pure con una ironica malizia che ha il suo acme nella dettagliata descrizione della tecnica di lancio nel calcinculo. Una storia di formazione certo, ma anche una grande storia di amicizia.

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