Associazione Storia contemporanea, celebrato il 13esimo anno di vita: superati 500 iscritti, tanti progetti in cantiere

Associazione Storia contemporanea, celebrato il 13esimo anno di vita: superati 500 iscritti, tanti progetti in cantiere
Associazione Storia contemporanea, celebrato il 13esimo anno di vita: superati 500 iscritti, tanti progetti in cantiere
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Domenica 14 Gennaio 2024, 18:47

SENIGALLIA - Sabato 13 gennaio 2024 l’Associazione di Storia Contemporanea ha festeggiato il suo tredicesimo compleanno e l’ha fatto con due iniziative: la mattina è stata discussa e approvata, all’unanimità, dal Direttivo e dall’Assemblea dei soci la Programmazione annuale prevedente 21 punti, più del doppio
dello scorso anno.

nel pomeriggio le socie Silvia Boero, Monica Diambra e Vanessa Sabbatini hanno presentato, nella sede Anpi di Osimo, l’ultima edizione del “Dizionario biografico delle donne marchigiane” (nella foto un momento dell’evento), davanti a un nutrito pubblico. Sono passati 13 anni da quel giovedì pomeriggio in cui 16 soci fondatori si sono riuniti in un’aula del Dipartimento di Studi Umanistici (allora ancora per poco Facoltà di Lettere e Filosofia) dell’Università di Macerata (g.c.) per dare vita a una realtà che oggi ne conta più di 500 in tutto il mondo, dall’Australia al continente americano, passando per i rimanenti. I cinque temi oggetto delle ricerche dell’Associazione (storia politica; storia delle donne; storia odeporica; storia della storiografia; storia dei territori e delle periferie) hanno dato vita a itinerari di studio e di ricerca che hanno riscosso consenso sia nella comunità scientifica sia in quella dei lettori.

Un ingrediente di tale affermazione è consistito nella capacità di includere sia specialisti di diverse discipline (storici, filosofi, letterati e filologi, linguisti, giuristi, storici dell’arte ma anche altri lontani dalle discipline umanistiche come ingegneri, astronomi, musicologi e così via), attirati dall’interesse per la storia contemporanea, sia lettori, appassionati, cittadini comuni. Nata a Macerata ma a Senigallia dal 2014, l’Associazione ha fatto della città adriatica una sede permanente della convegnistica internazionale, ospitando finora oltre 150 accademici provenienti dai paesi più disparati. Le stesse pubblicazioni prodotte superano le 120 unità e un’altra decina sono in corso di programmazione: sito e social sono stati recentemente ristrutturati.

Si è trattato di un cammino condiviso e inclusivo, come sottolinea una nota della dirigenza: “Due le soddisfazioni più grandi: veder crescere un’intera generazione che da studenti si sta affacciando o si è affacciata nel mondo della ricerca e della professionalità; aver saputo creare delle sinergie importanti, poiché da soli la strada si presenta più stretta e incerta”.

Si avvia alla fase conclusiva la Rassegna “Perché non possiamo non dirci” che, organizzata insieme all’Anpi e alla Scuola di Pace cittadine, è stata finora seguita da un pubblico appassionato che ha animato lunghi dibattiti. I

noltre, dal 2011 i dirigenti associativi sono sempre stati presenti al Salone Internazionale del Libro di Torino, ma sono stati pure invitati a illustrare le proprie ricerche in Francia, Portogallo, Germania, Inghilterra e Stati Uniti, oltre che da realtà educative e istituzionali di livello regionale, nazionale ed europeo che li hanno scelti come ente formatore. L’anno scorso si è inoltre concluso il secondo Corso di scrittura storica che ha permesso di monitorare il crescente interesse da parte del pubblico verso la disciplina di Clio; sono pure arrivati una serie di premi e di riconoscimenti, anche se nel dicembre 2012 fu l’allora Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano a premiare l’Associazione con una medaglia d’oro per l’attività svolta nel primo biennio di vita. Chiunque può iscriversi all’Associazione (basta inviare una mail alla casella ascontemporanea@gmail.com): sono sufficienti la passione per la storia contemporanea e l’inclinazione associativa oltre a quella che una volta veniva chiamata “civiltà delle maniere” che sembra perdersi o arenarsi davanti alle contorsioni chiaroscurali della società odierna.

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