Il Monte Bianco "perde" due metri. Secondo quanto affermato dai geometri esperti francesi dell'Alta Savoia, la vetta più alta dell'Europa occidentale ha perso 2,22 metri in due anni, culminando ora a 4805,59 metri. Nel corso della precedente valutazione, nel 2021, il Monte Bianco era stato misurato a 4.807,81 metri, quasi un metro in meno rispetto al 2017. Nel 2007 fu invece registrata la quota più alta, pari a 4.810,90 metri.
L'annuncio e parole degli esperti
Il Monte Bianco, la vetta più alta dell'Europa occidentale, ha perso oltre due metri in due anni e culmina ormai a 4805,59 metri: è quanto annunciato dai geometri esperti francesi dell'Alta Savoia, nel corso di una conferenza stampa a Chamonix. Secondo i calcoli, il Monte Bianco è calato di 2,22 metri rispetto al 2021.
Questa differenza di altezza può riflettere le variazioni pluviometriche dell'estate, ha sottolineato il presidente della camera dei geometri dell'Alta Savoia, Jean des Garets, sottolineando che le variazioni della cima sono frequenti e che il «Monte Bianco potrebbe essere benissimo molto più alto tra due anni», in occasione dei prossimi rilievi. «Spetta ora ai climatologi, ai glaciologi e agli altri scienziati sfruttare tutti i dati raccolti e avanzare tutte le ipotesi per spiegare questo fenomeno», concludono gli esperti, sottolineando che il loro ruolo si limita ad «accumulare i dati per le generazioni future».
I rilievi
Equipaggiati con strumenti all'avanguardia, tra cui per la prima volta un drone, una ventina di persone ripartite in otto cordate hanno scalato a metà settembre la vetta più alta d'Europa occidentale, al confine tra Francia e Italia.
Una scoperta che non sorprende
Secondo gli esperti, queste variazioni dimensionali non sorprendono, in quanto «dalla notte dei tempi, l'altitudine del Monte Bianco oscilla continuamente». A variare non sarebbe la "vetta rocciosa" della montagna, che culmina a 4.792 metri, bensì lo spessore dello strato di "neve eterna" che la ricopre. Uno spessore che cambia a seconda dei venti di quota e delle precipitazioni, e che quindi varia a seconda delle stagioni. In inverno, infatti, il vento "taglia" la neve più che in estate, motivo per cui alla fine dell'estate la vetta è più alta che in primavera.
Lo stato dei ghiacciai europei
Dai dati raccolti dagli scenziati, si evince che i ghiacciai europei hanno perso circa un terzo del loro volume tra il 2000 e il 2020. Il motivo? Il loro essere particolarmente vulnerabili all’aumento delle temperature a la loro altitudine relativamente bassa.