I magici castelli della Loira: sono oltre trecento. A Chambord c'è la scala a doppia elica di Leonardo Da Vinci

I magici castelli della Loira: sono oltre trecento. A Chambord c'è la scala a doppia elica di Leonardo Da Vinci
I magici castelli della Loira: sono oltre trecento. A Chambord c'è la scala a doppia elica di Leonardo Da Vinci
di Véronique Angeletti
3 Minuti di Lettura
Mercoledì 7 Giugno 2023, 18:59

Giugno è il mese ideale per visitare i castelli della valle della Loira, patrimonio Unesco. Fosse solo perché a fine primavera il tempo mite e i giardini fioriti rendono ancora più speciale questo incantevole viaggio che soddisfa chi ama la storia, quella della Francia ovviamente, il buon vino ed è un sognatore.


Le visite

Visitare tutti i castelli è quasi impossibile. Sono oltre 300 senza contare le tante dimore. A differenza degli inglesi, i francesi durante la Guerra dei Cento Anni costruirono in ogni campo una fortezza che, poi, venne inglobata nel patrimonio dei nobili. Famiglie che, con le guerre d'Italia del XV secolo, entrarono a contatto con il Rinascimento italiano e, con l'uso del "tuffeau", una pietra di taglio tenera, trasformarono le roccaforti in eleganti castelli che si arricchirono quando i re di Francia scelsero la valle come dimora e trascinarono la corte.

Le mappe

Per organizzare il viaggio, in rete, ci sono molte mappe da scaricare (www.chateaux-de-la-Loire.fr). Un consiglio: è opportuno stilare la lista delle priorità e ottimizzare gli spostamenti verificando gli orari di apertura. Intanto, ecco i castelli imperdibili. Quello di Chenonceau, soprannominato le Chateau des Dames. Fu regalato da Henry II all'amante Diane de Poitiers che Caterina de Medici (la moglie) recuperò alla morte del re. Non a caso questo castello assomiglia al Ponte Vecchio di Firenze. Poi il Castello di Fontainebleau (set di una sessantina di film tra cui la Maschera di ferro con Leonardo DiCaprio.

Il primo

Altro irrinunciabile, ha anche delle suite, il Château de Cheverny.

Da sei secoli appartiene alla famiglia des Hurault de Vibraye che, per prima, nel 1922 decise di aprire un castello privato al grande pubblico. Ha una straordinaria mobilia, sei giardini tematici, un percorso golf, un labirinto ed ispirò il fumettista belga Hergé per il Castello di Moulinsart, la dimora del Capitaine Haddock, compagno di Tintin. Insomma, l'ideale per i più piccoli. Chi è sulle tracce di Leonardo da Vinci deve fare tre tappe. A Chambord (60 stanze, splendidamente ammobiliate, 4500 oggetti d'arte) che vanta la scala a doppia elica del genio italiano, simbolo del rinnovamento perpetuo. Consente a due persone di salire contemporaneamente senza mai incrociarsi. Il castello reale d'Amboise dove si trova la sua tomba e, per completare, il Château Le Clos Lucé per visitare gli ambienti ricostruiti dove ha vissuto. Meritano assolutamente una visita il Château d'Azay-le-Rideau, icone del Rinascimento francese e quello d'Ussé che si dice abbia ispirato Perrault per la storia della Bella Addormentata.

I giardini

Non vanno dimenticati i sedici giardini da favola del Château du Rivau e quelli del Château de Villandry e del Château de Chaumont sur Loire. Infine, affascinanti i sotterranei del Château de Breze. Si tratta di un castello sotto il castello edificato a difesa dei vichinghi.

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