Stagione teatrale a Porto Sant'Elpdio, scintille sull'addio di Marcorè e Tofoni. Il Pd: «Perchè si è scelta l'Amat?»

Stagione teatrale a Porto Sant'Elpdio, scintille sull'addio di Marcorè e Tofoni. Il Pd: «Perchè si è scelta l'Amat?»
Stagione teatrale a Porto Sant'Elpdio, scintille sull'addio di Marcorè e Tofoni. Il Pd: «Perchè si è scelta l'Amat?»
di Sonia Amaolo
4 Minuti di Lettura
Domenica 5 Novembre 2023, 04:30 - Ultimo aggiornamento: 6 Novembre, 07:06

PORTO SANT’ELPIDIO - Nuova aria per la prosa senza Neri Marcorè, fuori il vecchio direttore artistico al teatro delle Api, era prevedibile che la decisione facesse discutere. «Se qualcuno mi chiederà chi sono stati Neri Marcorè e Giambattista Tofoni per Porto Sant’Elpidio e per il teatro – dice ora il capogruppo del Pd Nazareno Franchellucci, ex sindaco – risponderò così: Neri è stato tra le più grandi fortune che potessero capitare alla città! Non ha mai ricevuto né preteso compensi e rimborsi spese».


I big


«Ha portato gratuitamente - ricorda - Claudio Baglioni, Giuliano Sangiorgi, Enrico Ruggieri, Brunori Sas, Serena Dandini, Riondino, Stefano Bollani, che non sono costati niente alle casse comunali e i cui incassi dei “tutti esauriti” sono andati in beneficenza.

Giambattista, con le poche risorse avute dal 2013 al 2020, ha fatto “risuonare” in teatro le musiche di grandi artisti, Jacob Collier, Brad Mehldau, John Scofield, Jack de Johnette, Bollani, Fresu, l’orchestra di piazza Vittorio a Musica Nuda, Fire Orchestra, Giovanni Sollima quest’anno con l’Orchestra Cherubini. E la Regione dovrà sempre essere grata a questa coppia di professionisti per la straordinaria idea di RisorgiMarche. Io per sempre dirò grazie».


Il sindaco


La stima a Neri l’ha rimarcata anche il sindaco Massimiliano Ciarpella durante la presentazione del cartellone: «Le porte per lui sono sempre, no spalancate, aperte! Siamo pronti a valutare ogni sua proposta». Ma è cambiata l’aria, e non poteva non andarci di mezzo la cultura. Il direttore dell’Amat Gilberto Santini dice che «siamo usciti da un teatro di leggerezza pensosa, decidendo di parlare a un pubblico più vasto» e il presidente dell’Amat Piero Celani rimarca l’ordinarietà di certi cambiamenti. Ma sul caso dice la sua anche Annalinda Pasquali, già assessora alla Cultura, la quale ricorda che «la stagione teatrale e musicale delle Api finora è stata un unicum nel panorama regionale: entrambe hanno fatto conoscere Porto Sant’Elpidio in ogni dove. Marcorè ha portato spettacoli che nelle Marche nessuno programmava, dando così un’alternativa di qualità alle stagioni firmate Amat che vedono alcuni spettacoli ripetersi nei teatri gestiti dall’Associazione. Guardando il cartellone della prossima stagione, lo spettacolo di Catà è stato già rappresentato il 14 ottobre ad Ancona; quello di Gabriele Claretti, Ifigenia in Aulide già proposto il 14 agosto a Porto San Giorgio; Paola Minaccioni sarà presente a Corinaldo e Amanda Sandrelli alle Muse di Ancona durante questa stagione. A livello musicale Tofoni ha portato gruppi straordinari che ora sono lanciati a livello internazionale. La scelta di rinunciare alla conduzione gratuita di Neri è un autogol per l’attuale amministrazione. Dimostra di non sapere andare oltre le logiche di partito, né di essere in grado di connotare la proposta culturale cittadina, di cui il teatro è il fulcro. Subito dopo le elezioni, al grido di “adesso comandiamo noi”, di un autorevole esponente di Fi, era stato preannunciato il cambio di direzione del teatro. I nomi che furono fatti allora erano Pino Insegno e Pupi Avati».


La curiosità


«Sono curiosa di sapere perché non ci sia uno dei due a dirigere la nuova stagione e perché la scelta è ricaduta sull’Amat: il budget era troppo alto? Marcorè ha sempre lavorato gratuitamente. Circa la programmazione non è vero che Neri abbia sempre presentato la sua stagione “in ritardo”; quando mi sono occupata dell’assessorato la stagione si presentava a novembre; per accordi con gli altri assessori che si sono succeduti a me si è scelto gennaio, ma non ne hanno mai risentito gli abbonamenti. Forse noi cittadini non potevamo aspettarci altro, dato che dalla prima stagione teatrale, fino a quella dello scorso anno, non ho mai visto assistere a uno spettacolo né l’attuale sindaco né l’assessora Torresi né altri della giunta».
 

© RIPRODUZIONE RISERVATA