Montefortino, la salma di padre Pietro
all'eremo. Continua il pellegrinaggio

Padre Pietro, il muratore di Dio
Padre Pietro, il muratore di Dio
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Giovedì 4 Febbraio 2016, 22:07
MONTEFORTINO -  La sua anima è volata in Paradiso quasi sei mesi fa. Ma il suo spirito è lì. In ogni pietra, in ogni angolo, in ogni cucchiaiata di cemento, in ogni goccia di sudore. Tutto parla di lui, padre Pietro Lavini, il "muratore di Dio", come era stato ribattezzato, che per quarant'anni era vissuto da solo sull'eremo di San Leonardo, per costruire la "sua" chiesa, per dare concretezza alla sua testimonianza di fede religiosa incrollabile come le rocce di quelle montagne che circondano quel posto baciato dal divino. 

Lui: un punto di riferimento spirituale ed un esempio di cristianità autentica. Il posto: un luogo dove ritrovare se stessi ed elevare lo spirito. 
Tante migliaia di persone sono andate a trovarlo negli anni. Ed ora, dopo mesi dalla sua scomparsa, il pellegrinaggio continua, perfino in questi periodi invernali freddi, visto che la neve è stata poca. 
Vengono da tutte le parti. A pregare nella chiesa, a ricordarlo, a respirare quell'aria salutare per il corpo e ristoratrice per l'anima che lui ha respirato per tanto tempo. 

Ad assaporare anche qualche briciola di quella vita cristiana fino al midollo, autentica e serena, perché votata a Dio ed all'essenzialità. 
"Cominciano già ad arrivare - dice il rettore del Santuario della Madonna dell'Ambro padre Gianfranco Priori - testimonianze di molti fedeli che hanno ricevuto delle grazie importanti per la loro vita pregando Padre Pietro. La sua morte non ha frenato il flusso di devoti, perché pur defunto la sua opera lo rende presente, vivo, efficace". 

Ora un passo molto importante, che tutti desidererebbero, è quello di poter trasferire la salma, ora deposta nel cimitero di Potenza Picena sua città natale, nell'eremo. "Si sta iniziando a parlare dello spostamento - dice padre Priori - per vedere se è possibile farlo e come. Essere seppellito nell'eremo di San Leonardo è stato sempre il suo forte e profondo desiderio. E lo è di tutti. Mi auguro con tutto il cuore che, entro questo anno della Misericordia proclamato da Papa Francesco, questo desiderio possa essere esaudito". 
Ma ora che fine farà quella chiesa? Rimarrà senza custode spirituale? 
"Si sta cercando - continua padre Priori - qualche giovane religioso intenzionato fermamente ad effettuare, dalla Pasqua in poi, qualche periodo di esperienza monastica e di accoglienza religiosa sul posto. Il consenso finale sarà dato dalle monache benedettine di Santa Vittoria in Matenano, proprietarie della chiesa". Dunque c’è da attendere per vedere se il desiderio verrà esaudito come è auspicio di tutti i fedeli e amici di Padre Pietro.
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