A Monte Urano picchia per anni la compagna, alla fine lei lo denuncia: scatta il Codice Rosso

A Monte Urano picchia per anni la compagna, alla fine lei lo denuncia: scatta il Codice Rosso
A Monte Urano picchia per anni la compagna, alla fine lei lo denuncia: scatta il Codice Rosso
di Pierpaolo Pierleoni
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Domenica 24 Settembre 2023, 05:35 - Ultimo aggiornamento: 12:20

MONTE URANO - Altri due casi di maltrattamenti in famiglia, uno ai danni della convivente, l’altro per le violenze di una figlia contro la madre. Ad intervenire, in entrambe le situazioni, i carabinieri, rispettivamente a Monte e Urano e Montegranaro. Il primo intervento è arrivato a seguito di una denuncia, presentata dalla compagna di un sessantenne monturanese. Abuso di alcol e difficoltà economiche sarebbero alla base di continue condotte moleste ed aggressive dell’uomo, culminate con violenze fisiche.

 
Il passato
 

Gli episodi si sarebbero ripetuti negli anni, ma la vittima, finora, aveva sempre evitato di segnalare gli abusi subiti alle forze dell’ordine.

L’ultima aggressione, qualche giorno fa, è stata quella che l’ha spinta a porre un freno al compagno ed a formalizzare. La signora, però, ha chiesto di non essere collocata in una struttura protetta. I militari della locale stazione hanno proceduto ora all’attivazione del Codice Rosso, per garantirle comunque protezione.


L’altro caso


A pochi chilometri di distanza, a Montegranaro, il personale dell’Arma ha eseguito una misura cautelare di allontanamento dalla casa familiare, emessa dal Gip del tribunale di Fermo, nei confronti di una pregiudicata di 35 anni. La donna è accusata di maltrattamenti in famiglia e lesioni personali aggravate ai danni della madre. Per lei c’è anche la recidiva, visto che nel precedente quinquennio aveva già dovuto rispondere di reati analoghi. La misura del giudice prevede, oltre all’obbligo di lasciare la casa familiare, il divieto categorico di avvicinarsi alla madre, sia in casa che nei luoghi abitualmente frequentati dalla signora. Proibita anche qualunque forma di comunicazione, anche indiretta. La misura è stata richiesta dalla locale Procura della Repubblica che ha accolto e condiviso gli esiti investigativi dei carabinieri, che proseguono le indagini sul caso ed intendono dedicare la massima attenzione a quel contesto familiare, per evitare che le condotte violente possano ripetersi.

Il comando provinciale dell’Arma ribadisce la decisiva importanza della denuncia, come principale strumento, per le vittima, di porre fine ad ogni forma di violenza e prevaricazione, tutelandosi ed ottenendo giustizia. Spesso una segnalazione tempestiva si rivela determinante, non solo per porre un argine alle condotte aggressive, ma soprattutto per evitare che gli episodi possano degenerare e produrre conseguenze ancora più gravi.

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