Voto, partita la corsa nel Fermano: sfida in 22 Comuni e occhio ai ribaltoni

Monte Urano è il centro più grande, fari puntati anche su Amandola Il centrodestra testa la crescita, molti sindaci cercano la riconferma

Voto, partita la corsa nel Fermano: sfida in 22 Comuni e occhio ai ribaltoni
Voto, partita la corsa nel Fermano: sfida in 22 Comuni e occhio ai ribaltoni
di Pierpaolo Pierleoni
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Domenica 18 Febbraio 2024, 02:25 - Ultimo aggiornamento: 19 Febbraio, 08:33

FERMO - Ventidue Comuni al voto su 40, anche se numericamente non è chiamata alle urne nessuno dei centri più popolosi del Fermano. La cittadina più grande è Monte Urano, interessante anche la sfida che si profila nella “capitale” dei Sibillini Amandola, mentre negli altri borghi dovrebbero prevalere le conferme per gli amministratori uscenti. Circa tre mesi e mezzo al voto per le elezioni amministrative di giugno e c’è movimento, tra forze politiche e movimenti civici, per definire candidature e schieramenti.

I Sibillini

Ad Amandola, il sindaco uscente Adolfo Marinangeli può correre per il terzo mandato e non è ancora chiaro se sia intenzionato a candidarsi, ma la corsa alla carica di primo cittadino potrebbe essere affollata.

Al lavoro per comporre una lista c’è anche Piergiorgio Lupi, consigliere di maggioranza ed ex assessore, potrebbe quindi dividersi lo schieramento alla guida del paese. Sta lavorando, insieme a Forza Italia, a costruire una compagine l’ex sindaco Lando Siliquini, ma è concreta anche l’ipotesi della candidatura di Valerio Tidei, che piace a Fratelli d’Italia. In territorio monturanese ha rotto gli indugi ieri, con una squadra civica, Claudio Moretti, un passato da assessore in una giunta di centrosinistra.

L’ultima roccaforte rossa deve valutare se proporre per un terzo mandato la sindaco Moira Canigola, ma non si esclude di puntare sull’ex Francesco Giacinti, mentre nel centrodestra riflessioni in corso, una volta tramontata l’ipotesi Michele Melonaro. Ha annunciato l’intenzione di proporsi per un secondo mandato, a Grottazzolina, il sindaco uscente Alberto Antognozzi, vincitore nel 2019 con la lista Rinascita Grottese, che gli ha confermato piena fiducia. Ci sarà ancora a Servigliano Marco Rotoni, rieletto un lustro fa con percentuali plebiscitarie. A Moresco dovrebbe correre il primo cittadino uscente Gianfelice Angelini, potrebbe vedersela col suo predecessore Massimiliano Splendiani.

A Ponzano di Fermo termina il quinquennio di Ezio Iacopini, con ogni probabilità sarà il suo vice Diego Mandolesi a raccoglierne il testimone. A Montefalcone Appennino probabile ricandidatura per Giorgio Grifonelli, ma non si esclude il ritorno di Cesare Milani, già direttore generale in sanità per l’Area vasta di Ascoli e sindaco del Comune montano per un decennio. Verosimile un passaggio di consegne anche a Smerillo, dove ad Antonio Vallesi potrebbe succedere Tonino Severini.

Le incertezze

Ci sono poi gli incerti. A Monte Vidon Combatte Gaetano Massucci, già vicepresidente della Provincia e in carica da un mandato, vorrebbe fare un passo di lato e accompagnare un nuovo corso, resta da capire chi si farà avanti. Riflessioni in corso, dopo 15 anni alla guida del suo paese, per Romina Gualtieri a Monsampietro Morico. Da valutare anche la ricandidatura, a Falerone, di Armando Altini, dopo due legislature. A Magliano di Tenna ancora in corsa Pietro Cesetti, lanciato per la conferma Luca Leoni a Torre San Patrizio, stesso discorso per Gabriele Cannella a Campofilone ed a Lapedona, dove Giuseppe Taffetani dovrebbe proporsi per una terza esperienza. Probabili ricandidature per Ivano Bascioni a Belmonte Piceno, Gilberto Caraceni a Massa Fermana, Giuseppe Forti a Monte Vidon Corrado, Gianmario Borroni a Monte Rinaldo, Mauro Ferranti a Montappone. Il Decreto legge approvato a gennaio dal Governo, che ha rimosso il limite di mandati nei piccoli Comuni, apre la possibilità, per Giovanni Palmucci a Monte Giberto e Nicolino Carolini a Francavilla d’Ete, di candidarsi per la quarta volta.

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