Task force anti truffe, patto in Prefettura a Fermo: ecco tutte le misure per aiutare gli anziani

Task force anti truffe, patto in Prefettura a Fermo: ecco tutte le misure per aiutare gli anziani
Task force anti truffe, patto in Prefettura a Fermo: ecco tutte le misure per aiutare gli anziani
di Chiara Morini
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Martedì 14 Novembre 2023, 08:20 - Ultimo aggiornamento: 16 Novembre, 07:17

FERMO - “Fermiamo le truffe”: è questo lo slogan, ma anche il titolo del progetto, che vede insieme il Comune di Fermo e la Prefettura, per un protocollo che il prefetto Michele Rocchegiani ha firmato con il sindaco Paolo Calcinaro. Scopo è quello di arginare le truffe agli anziani, attraverso una campagna informativa. «Il ministero – ha detto il prefetto Rocchegiani – promuove azioni integrate per la lotta alle truffe. Sono state stanziate risorse finanziarie e il Comune ha presentato questo progetto. Vorrei sottolineare quanto il fenomeno di truffe ad anziani e soggetti deboli sia particolarmente brutto, perché i danni non sono solo economici, ma anche psicologici. Con i dépliant e le altre iniziative vogliamo trasmettere la vicinanza delle istituzioni».

 
I protagonisti


Coinvolti, ciascuno per le proprie competenze, gli assessorati alla Sicurezza e polizia locale, guidato dal vicesindaco Mauro Torresi, e ai Servizi sociali, che vede la guida di Mirco Giampieri.

Torresi nel ringraziare tutti, soprattutto Prefettura, Servizi sociali e Polizia locale, ha spiegato che tra le attività ci sono «incontri nei centri sociali e nelle parrocchie ai quali invito rappresentanti delle forze dell’ordine e della Prefettura, incontri e dialoghi, da parte della polizia locale, con chi esce dalla farmacia o dalla chiesa, chi passeggia in piazza, abbiamo parlato con tanta gente.

A questo si aggiungano spot, con Piero Massimo Macchini, che andranno su tv locali e web, e la diffusione di dépliant». Il dépliant, oltre a descrivere il progetto, contiene consigli su come riconoscere e quindi evitare le truffe, in casa come in strada, online compreso. Già sono in programma i primi 4 incontri: venerdì 17, alle ore 17, al centro sociale di Villa Vitali; sabato 18 alle ore 16,30 al Tirassegno; giovedì 23 alle ore 17, a Lido Tre Archi; lunedì 27 alle ore 18,15 al centro sociale di Campiglione.


«Ne seguiranno altri – ha aggiunto l’assessore Giampieri –: la prevenzione è importante per informare gli anziani. E sul dépliant abbiamo inserito i numeri che si possono contattare in caso di necessità. Le istituzioni sono vicine». Per quanto riguarda i numeri i servizi sociali del Comune rispondono allo 0734 284279, la polizia locale allo 0734 284600, ma c’è sempre il 112 come numero unico di emergenza in caso di pericolo o per denunce. «Al di là della somma (30mila, 15mila per ogni progetto) – ha aggiunto Torresi – quel che è rilevante è anche il senso di impotenza che provano gli anziani. Crediamo molto in questo progetto». Un progetto che ha il plauso delle forze dell’ordine. «L’iniziativa – ha commentato il questore Luigi Di Clemente – è straordinaria, e permette di anticipare i meccanismi ai danni delle fasce deboli. La prevenzione è importante, perché è vero che la videosorveglianza permette di trovare gli autori delle truffe, ma se le persone sono informate, possono riconoscere il rischio e magari noi ci facciamo trovare sul luogo prima degli autori della truffa».

Un intervento molto più tempestivo, che aiuta e non poco, perché le truffe sono diffuse e pure in crescita. «Quello che possiamo vedere – ha osservato il comandante provinciale dei carabinieri, il colonnello Gino Domenico Troiani – insieme a Questura e Guardia di Finanza, è che nel territorio arrivano intere squadre di persone molto abili da fuori regione. Chiamano telefonicamente per annunciare un problema con nipoti o figli. Incidenti o problemi giudiziari, come ad esempio una somma di denaro per far uscire di prigione il congiunto. E si presentano nelle case con le pettorine delle forze dell’ordine o giubbetti gialli. Il consiglio è controllare sempre con la polizia o gli uffici dei servizi pubblici o anche contattare i parenti».

La collaborazione della Finanza è importante e il comandante, colonnello Massimiliano Bolognese, ha spiegato che «noi portiamo avanti iniziative di sensibilizzazione con la forza pubblica. Per questo c’è massima collaborazione tra tutti noi». Il rischio, come ha aggiunto il questore, è che le persone vengano tracciate. «Telefoni fissi intercettati – ha detto – e occhio all’online». Anche ad eventuali targhe sospette nei pressi del condominio. E gli utenti? «Il feedback – ha detto il comandante della polizia locale Vittorio Palloni parlando dei colloqui con i cittadini – è positivo, c’è bisogno di sentirsi sicuri». Lo conferma anche Tania Fiori dei Servizi sociali che ha rilevato la crescita di segnalazioni.

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