Fallimenti sospetti e bancarotte, blitz della Finanza con 11 denunce: coinvolti anche i brand delle calzature

Fallimenti sospetti e bancarotte, blitz della Finanza con 11 denunce: coinvolti anche i brand delle calzature
Fallimenti sospetti e bancarotte, blitz della Finanza con 11 denunce: coinvolti anche i brand delle calzature
di Pierpaolo Pierleoni
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Martedì 25 Maggio 2021, 09:00

FERMO - Cinque procedure fallimentari sospette, 11 denunciati, oltre 16 milioni di euro distratti al fisco. Questi i numeri di un’indagine condotto dal nucleo di polizia economico-finanziaria della Guardia di finanza di Fermo, che ha fatto emergere diversi illeciti penali previsti dalla legge fallimentare.


Tra le aziende nel mirino delle Fiamme gialle anche alcuni brand molto conosciuti. I dissesti societari, vista la difficile situazione economica provocata dalla pandemia, sono schizzati da oltre un anno a questa parte, sfociando più volte nel fallimento di attività industriali e commerciali. Tra i settori più provati il calzaturiero. I reati vanno dalla bancarotta fraudolenta semplice, documentale e preferenziale a quella patrimoniale aggravata e continuata. In alcuni casi sono stati distratti beni, per evitare potessero essere avanzate rivendicazioni dai creditori. Ecco perché sono finiti nei guai diversi imprenditori della zona.

Fermo, Montegiorgio, Montegranaro e Rapagnano. La Finanza ha concentrato l’attenzione nell’individuazione di particolari situazioni di dissesto da parte di aziende che fabbricavano calzature ed accessori. Non è stato semplice risalire ai disegni criminosi, ma al termine delle indagini i militari sono riusciti a ricostruire un quadro dettagliato delle attività fraudolente. Per l’accusa, gli 11 accusati avrebbero dissipato il patrimonio societario, così da non poter onorare i debiti delle società. Un comportamento che ha danneggiato numerosi fornitori, impossibilitati a riscuotere le somme. In alcuni casi si sono accertate condotte preferenziali, per favorire solo alcuni debitori a discapito di altri. In un paio di casi, gli amministratori delle società hanno ceduto beni aziendali del valore di migliaia di euro senza alcun corrispettivo. Una mossa che ha sottratto delle provviste finanziarie, o ha permesso di appropriarsi di somme consistenti, a titolo di rimborsi o compensi inesistenti.

«In altri casi – fanno sapere dal comando provinciale di Fermo – la documentazione è stata sottratta o distrutta per non consentire la ricostruzione del patrimonio in danno dei creditori, tra i quali anche l’erario e l’Inps.

In un episodio sono state trattenute a carico dei dipendenti le ritenute fiscali e previdenziali, ma poi non sono state mai versate». Tutte condotte di cui ora gli 11 denunciati dovranno rispondere alla magistratura.

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