FALERONE - Lavorava a pieno regime come officina di autoriparazioni. L’unico problema è che era sprovvista di qualunque autorizzazione. A scoprire l’attività irregolare, un’operazione congiunta di carabinieri e guardia di finanza, con l’obiettivo di tutelare l’economia sana, contrastando tutte le forme di attività abusiva che, rimarcano i due comandi provinciali dell’Arma e delle Fiamme gialle, oltre a violare le norme di carattere amministrativo e tributario, minacciano la tutela dell’ambiente e la salvaguardia della biodiversità.
I militari della stazione di Falerone ed i finanzieri fermani hanno accertato l’esistenza dell’officina all’interno di un fabbricato privato.
Il fronte
Anche su questo campo, sono state riscontrate delle violazioni penali, previste dal Codice dell’ambiente, in particolare relativamente all’abbandono o al deposito incontrollato dei rifiuti. Pesanti le conseguenze per il meccanico, che ha subito il sequestro amministrativo finalizzato a confisca di tutta l’attrezzatura, la segnalazione alla Camera di commercio, cui compete l’applicazione di sanzioni. Il responsabile è stato anche denunciato alla Procura per violazioni penali alle normative ambientali. Si sta valutando l’eventuale violazione di norme sulla sicurezza stradale per i proprietari degli autoveicoli che erano in attesa di riparazione. Ma si apre una seconda fase d’indagine, di competenza dei finanzieri, per verificare la posizione fiscale del contribuente e ricostruirne gli introiti per un’attività abusiva.