FERMO - Boom di quarantene nelle scuole del Fermano. A ieri, le classi in didattica a distanza erano cinquantotto. Una crescita che s’è impennata negli ultimi giorni. Tradotto: Natale e Capodanno a casa per centinaia di studenti. Che, se tutto andrà bene, torneranno a scuola a inizio 2022. Classi decimate, quindi, nell’ultimo giorno di lezioni. Il picco dei casi, adesso, è alle superiori. Seguono elementari e medie. Ma di studenti positivi ce ne sono in tutte le fasce d’età.
La vaccinazione tra i banchi
Al 20 dicembre, era vaccinato il 73,1% della popolazione scolastica del Fermano (8.805 su 12.040). Ad aver fatto prima e seconda dose erano il 65,7% degli alunni dai 12 ai 15 anni (3.956 su 6.025) e l’80,6% di quelli dai 16 ai 19 (4.849 su 6.015). Ad aver ricevuto solo la prima dose, nel complesso, erano l’87,2% (10.497 su 12.040): l’83,9% dei 12-15 anni (5.053 su 6.025) e il 90,5% dei 16-19 anni (5.444 su 6.015). Restavano 1.543 studenti non vaccinati, il 12,8%: 972 nella fascia 12-15 anni (16,1%) e 571 nella fascia 16-19 (9,5%). Quanto alle terze dosi, al 13 dicembre le aveva ricevute l’1,5% degli studenti (127): 7 nella fascia 12-15 anni (0,2%) e 120 nella fascia 16-19 (2,5%). Una buona fetta di contagi è concentrata proprio in età scolare, anche perché gli under 18 non hanno ancora accesso alla dose booster. La curva pandemica, intanto, continua a crescere e, nella giornata di ieri, ha toccato quota 172 nuovi casi: il secondo dato più alto della regione, dopo quello della provincia di Ancona (279) che, però, ha quasi il triplo degli abitanti di quella di Fermo.
«Dobbiamo stare a casa il più possibile e seguire le restrizioni di tipo sociale.
Il caso delle varianti
Almeno in via ufficiale. Nel senso che, dai tamponi sequenziati, non è emersa. «Ma non significa che non circoli anche da noi, visto che è talmente contagiosa e che presto sarà predominate», avverte Ciarrocchi. Per il quale, dalla pandemia, «si uscirà fuori nel corso degli anni», mentre adesso «il rischio è di continuare a rincorrere le mutazioni virali, che è quello che stiamo facendo». Intanto, ieri, il Covid ha fatto un’altra vittima nella nostra provincia: un uomo di 67 anni morto a Smerillo, dove abitava. Risalgono a cinque, all’ospedale “Murri”, i ricoverati positivi in Terapia intensiva, «tutti non vaccinati». Ventuno i pazienti con il Covid in Malattie infettive. 1.594 (+54 rispetto a martedì) le persone un quarantena, di cui due sintomatiche. Ora si attendono i provvedimenti da parte del governo centrale per capire che Natale sarà ma la raccomandazione è quella di mettere sempre in atto tutte le precauzioni per evitare il contagio.