Calcinaro mette in vendita la Casina, a gennaio l'apertura delle buste. A Campiglione arriva l'outlet di Nero Giardini

Calcinaro mette in vendita la Casina, a gennaio l'apertura delle buste. A Campiglione arriva l'outlet di Nero Giardini
Calcinaro mette in vendita la Casina, a gennaio l'apertura delle buste. A Campiglione arriva l'outlet di Nero Giardini
di CHIARA MORINI
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Sabato 31 Dicembre 2022, 04:50

FERMO - Casina delle rose e lavori per il Pnrr, il 2023 di Fermo ripartirà da qui, da dove si conclude il 2022, con il vantaggio, avendo approvato il bilancio lo scorso giovedì sera, di lavorare subito pienamente operativi e non ricorrere ai dodicesimi. «La valutazione dell’Agenzia delle Entrate è arrivata – ha esordito il sindaco Paolo Calcinaro a proposito della Casina delle rose – l’analisi è stata confermata, la valutazione quindi è congrua e a gennaio potremo procedere con l’apertura delle buste».  

Apertura che, si ricorda, doveva avvenire lo scorso 18 ottobre, quando, scaduti i termini di presentazione delle offerte il 17, erano arrivate due proposte di acquisto. Invece, nel pomeriggio, la determina dirigenziale di sospensione della vendita per via del parere dell’Agenzia delle Entrate non ancora acquisito. Ora manca di sapere quando i due soggetti interessati all’acquisto verranno convocati per l’apertura delle buste e dunque sapere chi avrà acquistato l’immobile che si trova al Girfalco. Nel frattempo gli uffici comunali sono al lavoro per avviare le ultime gare relative al Pnrr. 

Dal Pnrr 70 milioni
 

«Tra finanziamenti e maggiori risorse per l’avvio delle procedure di gara entro il 31 dicembre – ha evidenziato Calcinaro – nel complesso saranno 70 i milioni di euro che abbiamo ottenuto dal Pnrr, con i quali sistemeremo tanti ex e incompiute, che troveranno compimento, e poi anche realizzeremo opere ex novo, come il biodigestore. Il 2023 ripartirà da qui, da questi appalti Pnrr, ma anche dai lavori sull’ordinario». Ordinario qui inteso come tutte quelle operazioni o interventi che il Comune svolge per la città. «Dovremo pensare – ha detto – anche ai centri sociali di Santa Petronilla, Santa Caterina, e Caldarette d’Ete. Poi arriverà il sovrappasso in via Salvo D’Acquisto, toccherà anche al ponte sull’Ete. Dovremo proseguire con la riqualificazione di Tre Archi, potenziare Casabianca, magari anche con dei fondi degli Iti Urbani, e preoccuparci della viabilità dei quartieri».

Tornando in materia di Pnrr ci sono anche fondi sociali e 500mila euro che serviranno a digitalizzare gli archivi dei database, che finiranno nei cloud, e i server non dovranno più essere accesi sempre. La stima, di risparmio in materia di corrente, è di circa duemila euro al mese. E poi c’è anche il biodigestore, con 17 milioni di euro avuti dal Pnrr; per realizzare l’opera serviranno altri 8 milioni, che il Comune è pronto a mettere in campo con l’accensione di un mutuo.

Altri fondi in arrivo?



«Potrebbero arrivare altri soldi – ha precisato Calcinaro – per via del 10% di premialità per gare che vengano espletate, in questo caso, entro il 31 dicembre 2023. Qui però l’Asite fa tutto in autonomia». Per andare in tema viabilità, il sindaco di Fermo ha anche commentato, con un «velo di amarezza», come l’ha definito lui stesso, il fatto che poche sono le risorse per la viabilità arrivate tra Fermo e il Fermano. «L’amarezza – ha detto – sta nel fatto che anche se il territorio della nostra provincia è messo peggio di altre, non sono arrivati tanti finanziamenti rispetto agli altri. Qui sembra che la linea di azione sia la stessa sottovalutazione di chi li ha preceduti in Regione. Ci aspettavamo un intervento significativo. Come la Lungotenna, che è stata finanziata per meno della metà, la rotatoria di San Giacomo che non era prevista, e insieme alla quale si dovranno aggiungere quattro chilometri. Si poteva completare la Amandola-Servigliano fino a Campiglione, come hanno fatto per un analogo intervento a Carpegna. Che dire poi della Valdaso? Va bene l’intervalliva a Macerata, ma risorse si potevano stanziare, invece hanno rinviato tutto al 2025». 

Si spera, dunque, in più budget per la viabilità e anche per la sanità, ma intanto il 2023 sarà anche l’anno in cui andrà avanti lo sviluppo di Campiglione, dopo Fendi, dovrebbe arrivare l’outlet di Nero Giardini, e altri interessi ci sono. «L’anno che si chiude – ha chiuso Calcinaro – è stato ottimo per il turismo, quarto posto regionale, con un’annata che è stata trainata anche dalla produzione culturale». 

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