Creare crescita e occupazione con l’intelligenza artificiale

Creare crescita e occupazione
con l’intelligenza artificiale

di Sauro Longhi
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Lunedì 15 Gennaio 2024, 07:16

Oggi inizierà a Davos in Svizzera la riunione annuale del Forum economico mondiale, per discutere di un obiettivo molto ambizioso “Ricostruire la fiducia”. Anche se l’anno sembra iniziare male, la “guerra a pezzi” si sta espandendo in un altro “pezzo” del Medio Oriente, l’obiettivo di infondere fiducia nel futuro appare sempre più importante. Al Forum sui principi di coerenza e responsabilità la discussione sarà indirizzata su quattro tematiche fondamentali, la prima sarà: Raggiungere la sicurezza e la cooperazione in un mondo fratturato. Anche se al momento conflitti e competizioni sembrano prevalere, la cooperazione economica, l’integrazione sociale e l’inclusione culturale dovranno prendere il sopravvento. Oltre che obiettivi di giustizia ed equità possono anche essere opportunità economiche di crescita per tutti. In questa prospettiva dovrà cambiare anche il modo con cui si accolgono i rifugiati, che inevitabilmente aumenteranno nei prossimi anni a causa dei cambiamenti climatici e del continuo aumento di conflitti locali. L’Africa nei prossimi anni assumerà un ruolo importante, un ruolo molto simile a quello avuto dall’estremo Oriente nel secolo passato, avrà la possibilità di plasmare gli affari geopolitici ed economici mondiali. Tra qualche anno, nel 2050, più di un terzo dei giovani al mondo saranno africani, e siccome il futuro e la prosperità sono governati dai giovani, in Africa assisteremo a sviluppi ancora non perfettamente immaginabili. Certo la sola crescita demografica non basta, occorrono organizzazioni politiche democratiche, una legalità diffusa e condivisa, una capacità organizzativa e gestionale, adeguate tecnologie e appropriate competenze per il loro utilizzo. Ma su questi fronti i tanti studenti africani che frequentano le nostre aule e i nostri laboratori, sicuramente contribuiranno a questo sviluppo. Le molteplici collaborazioni in atto tra le università africane e europee, compresa la nostra Politecnica, saranno fondamentali per creare l’interscambio di studenti, la cooperazione su temi di interesse comune. La Comunità Europea dovrebbe ulteriormente favorire e incentivare queste collaborazioni per creare occupazione e crescita da entrambi i lati del Mediterraneo.

Speriamo che dal Forum arrivino chiari indirizzi, dato che il secondo tema in discussione è proprio questo: Creare crescita e occupazione per una nuova era. L’occupazione può essere creata anche grazie alle potenzialità offerte dall’Intelligenza artificiale, è il terzo tema in discussione al Forum, che se ben indirizzata può essere un motore dell’economia e della società. In un recente seminario divulgativo che ho tenuto su questo argomento, la maggior parte delle domande che sono arrivate dai partecipanti hanno riguardato i possibili rischi associati all’utilizzo di questa tecnologia, come la perdita del controllo sui risultati. I rischi esistono in tutte le tecnologie: un bastone può aiutare una persona fragile a camminare ma può essere un mezzo offensivo contro altre persone. Così anche l’utilizzo dell’intelligenza artificiale deve essere regolamentato e chiare e univoche devono essere le responsabilità nel suo impiego. Questa tecnologia, se ben indirizzata, potrà creare opportunità di crescita e occupazione, come avvenuto con la meccanizzazione dell’agricoltura del secolo scorso: meno fatica con meno persone e tanti altri che hanno trovato occupazione nelle attività industriali, ad esempio per costruire trattori. L’altra grande tematica che si discuterà al Forum riguarderà l’approccio da seguire per raggiungere in pochi anni, nel 2050, gli obiettivi di un mondo a zero emissioni di carbonio e rispettoso dell’ambiente, con una transizione energetica che riduca l’uso di fonti fossili. Problema di non facile soluzione, ma non esistono alternative per mantenere in vita il pianeta. Occorrono strategie e non solo tecnologie. Tutto questo non sarà risolto nei cinque giorni del Forum, ma le società civili, le imprese e i governi devono trovare soluzioni comuni e intraprendere azioni decisive senza tentennamenti, altrimenti ricostruire la fiducia sarà una missione impossibile!

* Dipartimento di Ingegneria dell’informazione Facoltà di Ingegneria  Università  Politecnica delle Marche

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