Stipendi dicembre, ecco tutti i bonus in busta paga. Sgravi, giorni festivi e fringe benefit: la guida agli aumenti

Una serie di aumenti per la fine dell'anno, oltre alla tredicesima e i premi di produttività per i risultati raggiunti durante l'anno per quegli imprenditori che li prevedono

Stipendi dicembre, ecco tutti i bonus in busta paga. Sgravi, giorni festivi e fringe benefit: la guida agli aumenti
Stipendi dicembre, ecco tutti i bonus in busta paga. Sgravi, giorni festivi e fringe benefit: la guida agli aumenti
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Giovedì 30 Novembre 2023, 11:11

Sgravi contributivi, maggiorazioni per chi lavora durante i giorni festivi (e le ha previste nel proprio contratto), incremento dell'indennità di vacanza contrattuale per i dipendenti pubblici. Sono diversi i "bonus" che i lavoratori vedranno accreditarsi nella busta paga di dicembre. Una serie di aumenti per la fine dell'anno, oltre alla tredicesima e i premi di produttività per i risultati raggiunti durante l'anno per quegli imprenditori che li prevedono. Questi ultimi nel 2023, così come nel 2022, sono più convenienti per il fatto che sui premi di produttività - o in alternativa sui fringe benefit - si applica una tassazione agevolata. Ecco come cambieranno le buste paga di dicembre. 

Sgravio contributivo in busta paga

Da luglio 2023 (ed è stato confermato anche per il 2024) esiste uno sgravio fiscale che riduce la quota di contributi a carico del lavoratore, portandola dal 9,19% (8,80% nel pubblico impiego) al 2,19% nel settore privato; all'1,80% nel pubblico, per gli stipendi il cui importo lordo non supera i 1.923 euro mensili; al 3,19% nel settore privato; al 2,80% nel pubblico, per gli stipendi il cui importo lordo, pur essendo superiore a 1.923 euro, non supera i 2.692 euro. Di fatto garantisce un aumento netto dello stipendio che, nel migliore dei casi, per chi ha un reddito annuo pari o comunque vicino ai 35 mila euro, può arrivare a 100 euro mensili.

La tredicesima

Lo stesso sgravio si applica sulla tredicesima di fine anno, ma in misura ridotta. 

- 6,19% nel settore privato;

- 5,80% nel pubblico, se la tredicesima non supera i 1.923 euro lordi;

- 6,80% nel pubblico, se la tredicesima non supera i 2.692 euro lordi.

Circa 40 euro (per chi ha un reddito intorno ai 25mila euro) che si aggiunge alla tredicesima. Ecco perché quest’anno tra lo stipendio e la tredicesima netta rischia di esserci un distacco ancora maggiore. 

I giorni festivi lavorati

Rispetto all'anno scorso, quando il giorno di Natale e di Capodanno erano di domenica, quest'anno i giorni festivi (8 dicembre, 25 e 26) cadono in un giorno infrasettimanale. Questo permette ai lavoratori di godere di un giorno di riposo regolarmente retribuito. Nel caso di coloro che invece prestano regolarmente l’attività lavorativa nei giorni di festa spetta oltre alla normale retribuzione anche una maggiorazione nella misura definita dal contratto collettivo. 

Aumento indennità di vacanza contrattuale dipendenti pubblici

Il "bonus" più ricco in arrivo a dicembre è quello che verrà riconosciuto a tutti i dipendenti pubblici impiegati con contratto a tempo indeterminato.

Come stabilito dall’articolo 3 del decreto n. 145 del 18 ottobre scorso, «l’indennità di vacanza contrattuale riconosciuta nel 2023, pari allo 0,5% dello stipendio tabellare, viene incrementata di 6,7 volte arrivando così al 3,35%». A dicembre quindi è prevista un assegno una tantum che riconosce il 2,85% mancante su tutte le tredici retribuzioni percepite quest’anno. Il pagamento potrebbe avvenire contestualmente al cedolino ordinario, in pagamento il 15 dicembre nella generalità dei casi, oppure con cedolino straordinario successivo. La misura dell’aumento dipende ovviamente dall’importo dello stipendio: per calcolarlo, infatti, basta prendere il valore tabellare lordo, moltiplicarlo per il 2,85% e considerarlo per 13 mensilità.

Premi di produttività e fringe benefit

Quei datori di lavoro che premiano i dipendenti, a dicembre potranno farlo erogando un premio di produzione che entro i 3.000 euro lordi è tassato al 5% anziché al 10%. Agevolazioni anche per i fringe benefit, come ad esempio il rimborso delle bollette di luce e gas, che nel 2023 sono detassati fino a 3.000 euro ma solo per i lavoratori con figli a carico.

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