Addio al posto fisso, i giovani scelgono il lavoro in proprio: partite Iva in crescita del 3,3 per cento

La crescita regionale è tra quelle più accentuate in Italia, preceduta solo dagli aumenti avuti in Valle d'Aosta (+6,2 per cento) e in Lombardia, +5,3 per cento

Addio al posto fisso, i giovani scelgono il lavoro in proprio: partite Iva in crescita del 3,3 per cento
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Domenica 18 Febbraio 2024, 10:57 - Ultimo aggiornamento: 10:58

Le Partite Iva in Friuli Venezia Giulia sono aumentate del 3,3 per cento (6.488 in termini assoluti) nel 2023, una percentuale che è tornata in linea con gli anni pre-pandemici, dopo il "boom" che si è avuto nel 2020 e 2021, soprattutto per la crescita delle realtà di vendita online dei prodotti. È, comunque, un dato in terreno positivo, che si distingue rispetto alla media italiana, che ha registrato una flessione dell'1,9 per cento. Anche all'interno della regione, tuttavia, vi sono dati negativi, tanto che la crescita è completamente trainata dalle province di Udine (+4,8%) e Pordenone (+6%), mentre ci sono state più chiusure che aperture a Gorizia e Trieste.

 

Crescita tra le più alte in Italia

Un quarto delle nuove aperture è appannaggio di persone nate all'estero. I dati sono tratti dall'elaborazione che ha svolto il ricercatore dell'Ires, Alessandro Russo, su dati del Mef, il Ministero dell'Economia e della finanza. La crescita regionale è tra quelle più accentuate in Italia, preceduta solo dagli aumenti avuti in Valle d'Aosta (+6,2 per cento) e in Lombardia, +5,3 per cento. Analizzando ciò che rappresentano le nuove Partite Iva, si scopre che esse fanno riferimento «unicamente a persone fisiche», evidenzia il ricercatore Russo dell'Ires del Friuli Venezia Giulia. Ciò significa che ad aprire una nuova posizione sono state ditte individuali e lavoratori autonomi, compresi i liberi professionisti. Si tratta di un profilo di Partita Iva che in Friuli Venezia Giulia rappresenta il 78 per cento delle posizioni aperte. Riguardo al genere, nel 2023 il numero di posizioni nuove attribuite a uomini è lo stesso di quello attribuibile alle donne, la crescita è stata, infatti, rispettivamente del 6,7 per cento e del 6,5 per cento.

 

Chi apre una partita Iva

Ma chi apre queste nuove posizioni? Parecchie persone in un'età compresa tra i 51 e i 65 anni, risponde l'elaborazione Ires. Con il 12,1 per cento, infatti, in questa fascia si è avuta «la dinamica positiva di maggiore entità».

In diminuzione, invece, le posizioni aperte dagli over 65, che calano del 21,6 per cento.

 

I giovani

Una nota positiva, comunque, arriva anche dagli under 35, il cui dinamismo è ripreso dopo il rallentamento che si era visto tra il 2015 e il 2016. Nel complesso, si riferisce a questa età quasi il 50 per cento delle aperture tra il 2022-2023. Un andamento che, secondo la lettura di Russo, «è stato favorito dalla possibilità di aderire al regime forfettario che, nello stesso biennio, a livello nazionale ha riguardato quasi la metà delle nuove aperture». Il 25 per cento delle aperture del 2023 è attribuibile a persone che sono nate all'estero: 1.631 su 6.488. Per un terzo (579 aperture) si tratta di persone nate in un Paese europeo non comunitario.

 

Perché si apre una partita Iva

Quali i motivi che inducono all'apertura di una Partita Iva e per svolgere quali attività? Le specifiche legate ai numeri mostrano che le attività professionali scientifiche e tecniche sono quelle che ancora spingono a intraprendere un percorso di lavoro autonomo o imprenditore: nel 2023 si sono aperte 1.758 posizioni su questi profili in Friuli Venezia Giulia. Il comparto comprende sia libere professioni notai, avvocati, commercialisti, ingegneri, architetti -, sia quelle attività non regolamentate da ordini professionali, come pubbliche relazioni e comunicazione, consulenza gestionale, collaudi e analisi tecniche, pubblicità e ricerche di mercato. Rispetto al 2022 sono diminuite, invece, del 9,2 per cento le aperture nel settore delle costruzioni, dopo la rilevante espansione avuta nel biennio tra il 2020 e il 2022, con una crescita di 324 posizioni. Calano lievemente le Partite Iva nell'agricoltira (meno 2 per cento), ma raggiungono il livello minimo dal 2011, perché il settore ha dovuto assorbire anche il -32,2 per cento del 2022. Russo, infine, rileva «l'impennata» nel settore istruzione perché lì le aperture sono cresciute in un solo anno del 70%, passando da 213 a 363. In aumento, ma più contenuto, le Partite Iva del settore alloggio e ristorazione. 

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