730 precompilato, come funzionano i controlli e le nuove regole sui documenti da conservare

I controlli fiscali sulle dichiarazioni dei redditi sono oggi di due tipi

730 precompilato, come funzionano i controlli e le nuove regole sui documenti da conservare
730 precompilato, come funzionano i controlli e le nuove regole sui documenti da conservare
di Marta Giusti
2 Minuti di Lettura
Domenica 18 Giugno 2023, 16:27

Nuovi regole per i documenti da conservare per il 730 precompilato. Se vengono accettate senza modifiche le voci di spesa per le detrazioni già compilate dall’Amministrazione finanziaria in base alle informazioni fornite da soggetti terzi, non si deve più conservare la documentazione. Mentre chi modifica soltanto in parte il modello 730, integrando o correggendo le informazioni precompilate, subirà controlli soltanto su questi dati, per cui dovrà conservare soltanto la documentazione a sostegno delle modifiche apportate.

Quando scattano i controlli

I controlli fiscali sulle dichiarazioni dei redditi sono oggi di due tipi:

  1. solo sulle variazioni dei dati precompilati (entro il 31 dicembre del secondo anno successivo a quello di presentazione di una dichiarazione);
  2. oppure generalizzati, in caso di presentazione del 730 o Redditi PF tramite intermediari o sostituti d’imposta. Ipotesi in cui si potranno chiedere tutti i documenti sui dati dichiarati e sulle spese agevolate, anche se note al Fisco.

Le disposizioni normative

Se non risultano modifiche da parte del contribuente ai dati forniti da soggetti terzi e indicati nel Modello 730 o Redditi precompilato, allora non si effettua il controllo formale su tali voci. Così prevede l’articolo 5-bis (Controllo formale delle dichiarazioni precompilate) inserito nel DL 146/2021.

Mentre per le voci modificate il controllo si limita ai documenti che ne hanno determinato la modifica. Da sottolineare che i controlli scattano anche in caso di rimborso da 730 di importo superiore a 4.000 euro.

I rischi

Le violazioni formali non implicano la decadenza delle agevolazioni fiscali limitatamente all’irregolarità od omissione riscontrata. Se le violazioni riscontrate sono rilevanti per l’erogazione degli incentivi, la decadenza si applica per il singolo intervento irregolare oppure omesso. Se viene accertata la mancata sussistenza dei requisiti che danno diritto a detrazione d’imposta, non soltanto scatta il recupero ma anche l’applicazione di interessi e sanzioni.

Errori da evitare

Un capitolo a parte lo meritano le incoerenze nella dichiarazione dei redditi. Quali errori vanno evitati?

  • scostamento per importi significativi rispetto ai dati dei modelli di versamento, delle certificazioni uniche e delle dichiarazioni dell’anno precedente;
  • altri elementi di rilevante incoerenza rispetto ai dati forniti da soggetti terzi o esposti nelle CU;
  • situazioni di rischio in base ad irregolarità già verificatesi in anni precedenti.
© RIPRODUZIONE RISERVATA