Vanno avanti sottotraccia le trattative per il nuovo contratto dei bancari. Giovedì l'incontro tra Abi e i sindacati che potrebbe definire meglio i contorni dei possibili aumenti in busta paga. La riunione del Comitato di presidenza Abi ha dato mandato alla presidente del Comitato affari sindacali Ilaria Dalla Riva, al dg Giovanni Sabatini e a tutto il Casl (Intesa Sanpaolo compresa) a concludere il negoziato entro la fine di novembre: in arrivo 435 euro in più nello stipendio e il nuovo contratto collettivo nazionale del lavoro dei 270mila bancari ini Italia.
La strada di Intesa Sanpaolo
Carlo Messina, amministratore delegato di Intesa Sanpaolo, a fine ottobre non solo ha confermato che procederà con l’aumento di 435 euro per il 2024, ma anche anticipandolo all’ultimo trimestre 2023. Un annuncio che potrebbe indicare la novità del maxi aumento che riguarderebbe l'intero settore.
Il nuovo Tfr e gli orari di lavoro
I sindacati chiedono anche il ripristino del Tfr congelato e una riduzione dell'orario di lavoro di mezz'ora alla settimana dalle 37 ore e mezzo attuali. Sempre Messina ha parlato della sua intenzione di procedere proprio “al ripristino della base piena di calcolo del Tfr, in attesa degli esiti della contrattazione nazionale di settore».
Il Fondo dei giovani
Secondo il Corriere della Sera, si starebbe pensando a utilizzare le risorse del Fondo per l’assunzione dei giovani per intervenire sugli stipendi dei più anziani, ormai vicini alla pensione, che decidessero di passare dal full time al part time.
Il riordino delle sedi bancarie
Un altro tema sul tavolo è quello del riordino delle sedi bancarie. Per farlo potrebbero scattare i trasferimenti.