Ex Bankitalia all'Università, il plauso dei commercianti: «Questo è il motore cittadino»

Il palazzo un tempo sede della Banca d’Italia
Il palazzo un tempo sede della Banca d’Italia
di Alessandro Bianchi
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Martedì 2 Aprile 2024, 05:20 - Ultimo aggiornamento: 12:11

MACERATA Tempo di restyling e anche di investimenti nel cuore di Macerata. Dopo mesi di rumors si è passati ai fatti e l’Università degli Studi di Macerata ha acquisito lo stabile dell’ex’sede Bankitalia: un investimento di 3.650.000 euro per i palazzi Rotelli, Silvestri e Mozzi (palazzo dei Diamanti), per un totale di 25mila metri cubi e quasi 9.000 metri quadrati. Grande soddisfazione non solo per l’ateneo che ha così acquisito nuovi spazi, ma anche per i commercianti del centro che vedranno ancora più vivo il cuore della città. Lo stabile ospiterà infatti una grande segreteria e uno sportello per gli studenti.

Gli uffici

Vi saranno trasferiti gli uffici amministrativi e, già da ora, i vertici dell’ateneo sono al lavoro per valutare come utilizzare la parte residenziale e quella sotterranea.

Si tratta quindi di una struttura che porterà molto più movimento in centro storico. Giuseppe Romano, titolare dell’omonimo negozio di abbigliamento da uomo e presidente dell’associazione Commercianti centro storico, si dice soddisfatto che l’operazione sia andata a buon fine: «L’acquisizione da parte dell’università dell’ex Bankitalia è un’ottima cosa - dice - e porterà sicuramente molta più gente a passeggiare per il centro storico. Noi commercianti abbiamo sempre pensato che l’Università sia il volano del centro storico e di tutta la città: pertanto il rettore ha fatto una delle operazioni più importanti a cui Macerata potesse ambire».

La riflessione

Giudizio unanime in tal senso tra gli addetti ai lavori. A condividere lo stesso pensiero è anche Marco Guzzini del locale Di Gusto «Si vociferava già dell’interesse di Unimc per l’acquisizione dello stabile dell’ex Banca d’Italia - dice -. L’ufficialità della notizia non può che essere accolta con felicità da parte nostra e conferma l’importanza dell’Università nella vita del centro storico. Sarà bello tornare a vedere la luce all’interno di un edificio storico e ci sarà un passeggio importante per le varie attività del centro. L’Università si continua ad affermare determinante per il centro: possiamo solo fare un plauso al rettore e al consiglio di amministrazione per la buona riuscita dell’acquisizione. Noi continueremo a servire studenti, professori e i vari operatori con una maggiore carica professionale. Tutto ciò può permettere di affrontare al meglio le varie sfide future del centro».

Aldo Zeppilli del Bar-ristorante Centrale, d’accordo con gli altri operatori, nella sua analisi ribadisce anche come l’Università sia un vero motore per il capoluogo: «Ci siamo resi conto che è l’unico ente in grado di investire nel centro storico per riqualificare anche i diversi palazzi sfitti da tempo, come in questo caso. Siamo contenti di tutto ciò: in un momento in cui gli uffici si trasferiscono altrove, questa operazione è importante, non solo per l’aumento di avventori per le attività, ma anche per i residenti, dato che tutto questo influisce sul valore dei loro immobili». Il ristoratore ricorda poi come lo studente universitario debba essere tutelato per l’economia cittadina: «L’amministrazione comunale e gli abitanti del centro devono rendersi conto dell’importanza dell’universitario e del bisogno per la città di preservare la sua figura a trecentosessanta gradi per permettergli di vivere appieno e positivamente la sua esperienza universitaria».

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