Acqua, autostrade, rifiuti e trasporti
"In 10 anni aumenti da record"

Acqua, autostrade, rifiuti e trasporti "In 10 anni aumenti da record"
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Sabato 5 Luglio 2014, 17:32 - Ultimo aggiornamento: 9 Luglio, 23:49
MILANO - Negli ultimi 10 anni le tariffe dei principali servizi pubblici in Italia hanno subito degli aumenti record: l’acqua dell’85,2%, i rifiuti dell’ 81,8%, i pedaggi autostradali del 50,1% e i trasporti urbani del 49,6%. A dirlo uno studio della Cgia di Mestre che ha preso in esame l’aumento delle tariffe fino al 2013 che ha anche evidenziato come, sempre nel periodo considerato, l’inflazione invece aumentata del 23,1%.

IN SALITA TUTTI I SERVIZI PUBBLICI

Impennata invece per acqua, pedaggi autostradali, trasporti urbani. Ma non solo. Considerando il rapporto con l’inflazione le assicurazioni sui mezzi di trasporto sono salite del 197,1% (4 volte in più dell’ inflazione), i pedaggi autostradali del 62,7%(1,7 volte in più), i trasporti ferroviari del 57,4%(1,7 volte in più), il gas del 53,5% (2,3 volte in più), mentre i servizi postali hanno subito un incremento del 37,8% pressoché uguale a quello registrato dall’inflazione. Solo i servizi telefonici hanno subito un calo dei prezzi: -18,8%, contro un aumento dell’inflazione del 38,5%.



«LIBERALIZZAZIONI? POCHI VANTGGI PER I CITTADINI» «Noi - osserva il presidente dell’associazione degli artigiani e delle piccole imprese di Mestre, Giuseppe Bortolussi - non siamo a favore di un’economia controllata dal pubblico. Segnaliamo che le liberalizzazioni hanno portato pochi vantaggi ai consumatori. Anche perché in molti settori si è passati da un monopolio pubblico ad un regime oligarchico che ha tradito i principi legati ai processi di liberalizzazione. Pertanto, invitiamo il Governo Renzi a monitorare con molta attenzione quei settori che prossimamente saranno interessati da processi di deregolamentazione. Non vorremmo che tra qualche anno molti prezzi e tariffe, che prima dei processi di liberalizzazione/privatizzazione erano controllati o comunque tenuti artificiosamente sotto controllo, - conclude - registrassero aumenti esponenziali con forti ricadute negative per le famiglie e le imprese».
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