Ucraina, la Russia minaccia l'invasione
Obama chiama Putin e alza la voce

La protesta di un cittadino ucraino davanti ai soldati russi a Balaklava
La protesta di un cittadino ucraino davanti ai soldati russi a Balaklava
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Domenica 2 Marzo 2014, 11:55 - Ultimo aggiornamento: 4 Marzo, 15:39
KIEV - La crisi ucraina fa piombare i rapporti tra Washington e Mosca in un clima da guerra fredda. Barack Obama condanna senza mezzi termini l'intervento armato in Crimea parlando di violazione del diritto internazionale, mentre Putin sottolinea di avere il diritto di proteggere i propri interessi in Ucraina. I due si sono anche parlati, per 90 lunghi minuti, ma la tensione resta alle stelle. Un muro

contro muro, da cui oggi non si vede via d'uscita.



Il governo ucraino ha annunciati che richiamerà tutti i suoi riservisti, in seguito alla decisione della Russia di autorizzare il dispiegamento delle truppe. Si stima che l'Ucraina abbia circa un milione di riservisti, mentre la forza militare attiva conta 160mila unità.



Mosca, manifestazioni pro e contro l'invasione. Manifestazioni contrapposte, intanto, si registrano oggi a Mosca, pro e contro l'invasione armata russa in Ucraina. Gli oppositori si sono mobilitati via internet su Vkontakte, il Facebook russo, e si sono dati appuntamento alle 13 ora locale (le 10 in Italia) davanti al ministero della Difesa, a due passi dal Cremlino. I sostenitori dell'invasione, invece, marceranno da piazza Pushkin a corso Sakharov: si tratta di organizzazioni patriottiche di giovani, studenti e veterani, compresa l'ala giovanile del partito putiniano Russia Unita. La partenza del corteo è prevista alle 17 ora locale (le 14 in Italia).



Rispunta lo slogan dei dissidenti del 1968 contro l'invasione di Praga. "Per la vostra e la nostra libertà": nella manifestazione di Mosca è spuntato un foglio con lo stesso slogan usato dai dissidenti sovietici quando protestarono contro l'invasione di Praga da parte dell'Armata Rossa, nell'agosto 1968.



Primi fermi a Mosca in una manifestazione di una cinquantina di persone contro l'intervento militare russo in Ucraina: la polizia ha cominciato a portar via mplti attivisti mentre protestavano davanti al ministero della Difesa, presidiato da un ingente schieramento di forze dell'ordine. I manifestanti avevano qualche cartello ("No war", "Perdonaci Ucraina", "Mi vergogno per i tank in Crimea") e gridavano «No alla guerra».




La Francia auspica la sospensione dei preparativi del G8 di Sochi a giugno e condanna l'escalation militare russa in Crimea: lo ha detto a Europe 1 il ministro degli esteri Laurent Fabius, chiedendo la sospensione «fin quando i nostri partner russi non saranno tornati a principi conformi al G7 e al G8».



Vertice Renzi-Pinotti-Mogherini. Un vertice sulla situazione in Ucraina è in programma oggi pomeriggio, intorno alle 18, tra il premier Matteo Renzi e i ministri della Difesa e degli Esteri, Pinotti e Mogherini.



Putin e Obama. Ieri, con l'invio di blindati in Crimea e con il via libera del parlamento all'intervento militare, Putin ha snobbato il monito lanciato ieri in diretta tv da Obama a ritirare le truppe. Obama, dal canto suo, ha riunito il suo Consiglio di sicurezza nazionale, cercando una risposta adeguata da parte della comunità internazionale, anche consultandosi con i suoi alleati (in serata ha sentito il presidente francese Francois Hollande e il premier canadese Stephen Harper, trovando il loro sostegno, dice la Casa Bianca).



In campo anche l'Unione Europea e l'Onu, che ha riunito d'urgenza il Consiglio di sicurezza. Il segretario generale Ban ki-Moon ha chiamato lui stesso Putin, chiedendo un dialogo con Kiev.



Obama alza la voce. Poi Obama ha chiamato Putin. Ma, al termine del lungo colloquio, i comunicati diffusi dalle due superpotenze mostrano come la tensione restia altissima. Il presidente americano ha ribadito la sua condanna fermissima all'intervento militare e ha chiesto l'immediato rientro delle truppe russe nelle loro basi e la tutela dell'integrità territoriale dell'Ucraina. Quindi ha annunciato che gli Stati Uniti non parteciperanno alle riunioni preparatorie del prossimo G8, in programma a giugno a Sochi. Poi ha ammonito il Cremlino che se continuerà sulla strada della provocazione militare andrà incontro a un «isolamento politico ed economico». Dopo aver ricevuto molte critiche di passività e indecisione, il "Commander in Chief'"americano ha alzato la voce.



Putin: Aabbiamoil diritto di tutelare la minoranza etnica. Prima che la Casa Bianca diffondesse i contenuti della telefonata, è stato il Cremlino a far sapere che, durante il colloquio Putin ha ricordato che la Russia si riserva il diritto di proteggere i suoi interessi in Ucraina. Il nodo, secondo Mosca, è quindi la tutela della minoranza di etnia russa nel Paese.



Obama: la Russia avvii un dialogo con Kiev. Una preoccupazione a cui Obama replica con fermezza: nessuno nega i legami culturali di Mosca con questa area dell'Ucraina.
Tuttavia - incalza il presidente Usa - se Putin ha il timore per la sorte di questa minoranza ha il dovere di agire pacificamente e in modo appropriato chiedendo l'impegno diretto del governo ucraino e l'invio di osservatori internazionale sotto l'egida del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite o dell'Osce. Obama chiede a Putin, assieme al segretario generale Onu Ban ki Moon, che Mosca faccia la sua parte, avviando con urgenza un dialogo con il governo di Kiev. E se si ritiene utile, l'America è disponibile a partecipare a una mediazione internazionale. Detto questo, l'inquilino della Casa Bianca lancia un messaggio chiarissimo di vicinanza al nuovo esecutivo ucraino: il popolo ucraino - ribadisce - ha il diritto di determinare il proprio futuro. La sua amministrazione, assicura, continuerà a lavorare con urgenza, assieme ai suoi partner internazionali, per fornire supporto al governo ucraino, tra cui assistenza tecnica e finanziaria.