E' morto Don Gelmini, una vita dedicata
al recupero dei tossicodipendenti

E' morto Don Gelmini, una vita dedicata al recupero dei tossicodipendenti
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Mercoledì 13 Agosto 2014, 10:12 - Ultimo aggiornamento: 15 Agosto, 17:23
AMELIA - Addio a don Pierino Gelmini, 89 anni, fondatore della Comunit Incontro di Amelia per il recupero dei tossicodipendenti. Don Gelmini, da tempo malato, è morto nella sera di martedì nelle sue stanze di Molino Silla di Amelia, vicino a Terni. Accanto a lui i suoi più stretti collaboratori.







«Don Pierino Gelmini è stato assistito fino in ultimo dai ragazzi che lui ha assistito per una vita», ha detto all'agenzia Ansa Gianpaolo Nicolasi, uno dei suoi più stretti collaboratori.



Da sempre impegnato nel recupero dei tossicodipendenti e testimonial della lotta alla droga, Don Gelmini è rimasto però anche impigliato in diverse vicende giudiziarie fra cui la più grave riguarda i presunti abusi sessuali su alcuni ragazzi della sua comunità per cui nel 2010 è stato rinviato a giudizio a Terni (il processo è stato poi rinviato a causa delle sue condizioni di salute). In seguito a questa vicenda Don Gelmini nel 2008 ha chiesto al Papa di essere dimesso dallo stato clericale per meglio difendersi dalle accuse.



Amico di Silvio Berlusconi, che ha sempe ostentato i suoi legami con il prete anti-droga, politicamente vicino al centrodestra, nel marzo 2000 Don Gelmini partecipò anche alla presentazione del "manifesto" di Alleanza Nazionale.



Ordinato prete nel 1949, Don Gelmini nel 1956 è diventato parroco della chiesa di San Giuseppe a Bagno di Gavorrano (Grosseto). La sua attività a favore del recupero dei ragazzi poveri è iniziata nel 1963. Poi nel 1979 ha aperto il centro di Mulino Silla, primo nucleo della Comunità incontro, che oggi ha oltre 200 sedi sparse in Italia e all'estero.



Tutto cominciò da un incontro casuale con Alfredo, un tossicodipendente a Roma. «Zi prete, dammi una mano, non voglio soldi ma sto male», gli disse Alfredo in piazza Navona. Don Gelmini lo portò quindi a casa sua cominciando la sua attività di assistenza e recupero ai tossicodipendenti poi concretizzata dalla Comunità Incontro. Poi nel settembre del 1979 si trasferì a Molino Silla di Amelia. Una vecchia struttura diroccata all'epoca chiamata la Valle delle streghe. Con il passare degli anni don Gelmini l'ha trasformata in quella che è nota ora come Valle della speranza.



«Io ho un sogno - amava ripetere don Gelmini - quello di far diventare questo posto accogliente e non un ghetto. Un posto per far stare bene i ragazzi». La casa madre della Comunità Incontro è quindi diventata un moderno centro di accoglienza, dotato anche di strutture di assistenza sanitaria all'avanguardia.



Nel 2008 don Gelmini è stato coinvolto in un'inchiesta della procura di Terni per presunte molestie sessuali nei confronti di una decina di allora ospiti della struttura. Accuse che don Gelmini ha sempre respinto in maniera decisa rivendicando la correttezza del suo operato.



Il processo in corso davanti al tribunale di Terni è da tempo sospeso proprio per le precarie condizioni di salute di don Gelmini. «Non è in grado di partecipare coscientemente» al processo a suo carico stabilì la perizia disposta dal tribunale di Terni.



La Comunità Incontro ha attualmente un centinaio di centri in Italia e una decina all'estero. Un migliaio di ragazzi che ogni anno escono dalla struttura di recupero, si stima che siano almeno 300 mila quelli passati per i cento fondati da don Gelmini.
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