Covid, zona gialla e lockdown: cosa succederà fino a Natale (e perché) in 10 domande e risposte

Covid, zona gialla e lockdown: cosa succederà fino a Natale (e perché) in 10 domande e risposte
Covid, zona gialla e lockdown: cosa succederà fino a Natale (e perché) in 10 domande e risposte
di Diodato Pirone
5 Minuti di Lettura
Giovedì 11 Novembre 2021, 12:31

Nelle ultime settimane la pandemia Covid è tornata a mordere e i contagi sono aumentati. Ci dobbiamo preoccupare? Sta per tornare il rischio chiusure? Cosa accadrà da qui a Natale? Ecco lo scenario  più attendibile in base alle informazioni più recenti.

1) La ripresa dei contagi determinerà nuove chiusure?

Per l'Italia il rischio di un nuovo lock-down è quasi inesistente. Nelle prossime settimane saranno possibili chiusure locali, anche zone rosse per paesi e forse qualche città, ma con l'obiettivo di soffocare sul nascere alcuni focolai. Tuttavia un lockdown generalizzato è davvero fuori radar per un motivo molto semplice: l'alto tasso di vaccinazione impedisce che i nuovi contagi si trasformino in malattie severe. Se gli ospedali e le rianimazioni non si riempiono non c'è bisogno di lock-down. L'unico vero pericolo è rappresentato dal possibile emergere di una varinate del virus capace di aggirare la protezione del vaccino.

2) Qual è il livello della pandemia in Italia comparato con quello di altri Paesi?

A ieri la media settimanale dei contagi italiani su 100.000 abitanti era ferma a quota 74. Vediamo altrove: Austria:  654; Slovenia: 1.076; Germania: 248; Svizzera: 208; Francia: 95; Spagna: 32; Gran Bretagna: 342.

3) E' vero che in Italia i contagi aumenteranno fino a Natale?

E' molto probabile ma - continuando a fare molta attenzione - non avremo un Natale in zona rossa o arancione come l'anno scorso. 

4) Perché Natale dovrebbe essere al riparo da possibili lock-down?

Le epidemie hanno un andamento altalenante. Una delle cose che ormai conosciamo del virus Covid-19 è che ha fasi di espansione che durano 6-8 settimane seguite a fasi di decrescita del contagio che durano 4-6 settimane circa. Da alcune settimane in tutt'Europa c'è una fase di risalita che in alcuni Paesi con pochi vaccinati è violenta  e per fortuna in Italia - Paese più vaccinato d'Europa assieme a Spagna e Portogallo - è relativamente modesta.

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5) Perché Friuli e Marche rischiano di più?

Al momento le situazioni più difficili sono quelle del Friuli e delle Marche dove i letti di terapia inensiva sono occupati per il 10% circa. A Trieste, in particolare, c'è un focolaio fortissimo e i contagi ieri erano al livello di 503 ogni 100.000 abitanti. Anche Bolzano con 285 contagi ogni 100.000 persone è in affanno. Per avere un termine di paragone la provincia di Roma è a quota 84. In ogni caso Friuli e Marche nel peggiore dei casi rischiano di passare in zona gialla che in pratica vuol dire che bisognerà portare la mascherina anche all'aperto e che non si potrà mangiare a un tavolo al ristorante in più di 4 persone. Se si pensa che l'Austria vieta ai non vaccinati di frequentare i ristoranti anche all'aperto abbiamo un'idea della diversa gravità della pandemia.

6) Quale sarà il livello dei contagi a Natale?

Secondo gli statistici è ragionevole ipotizzare un livello di nuovi casi giornalieri fra i 15 e i 20.000 nelle seconda metà di dicembre. Negli ultimi giorni i nuovi casi giornalieri registrati in Italia oscillano interno a quota 7.000 (di media). Il ritmo di crescita dei contagi fa pensare che possano raddoppiare intorno alla metà di dicembre.

7) Con 15.000 contagi al giorno gli ospedali resisteranno?

Si. E' sempre difficile fare previsioni. Ma in Gran Bretagna - dove però le terze dosi hanno ampiamente superato la quota di 10 milioni contro i 2,5 milioni dell'Italia - su 100 contagi si registra in media l'1% dei ricoveri e lo 0,4% di decessi. In Italia i dati medi dei casi severi saranno probabilmente più alti perchè abbiamo una popolazione più anziana di quella inglese. Ma anche ipotizzando un raddoppio della media dei casi gravi rispetto a quelli britannici (quindi 2% di ricoveri e 0,8% di decessi sui casi) si otterrebbe che 20.000 contagi giornalieri si tradurrebbero in 400 ricoveri giornalieri e 160 morti. Dati pesanti ma decisamente lontani dai picchi di circa 1.000 decessi al giorno che determinarono i lock-down.

8) E' vero che i bambini adesso sono i principali portatori del virus?

Purtroppo si. Tutti gli studi più recenti, quello tedesco è di ieri, dimostrano che in questo momento - grazie alle vaccinazioni di massa - il virus circola soprattutto fra i più giovani e fra i bambini ai quali per fortuna non porta nessun danno tranne casi rarissimi. Va detto che la situazione cambierà dalla metà di dicembre quando - probabilmente - sarà possibile vaccinare anche i bambini soppra i 5 anni. Ma intanto chi frequenta bambini sia molto prudente specialmente se avanti con gli anni, anche se vaccinato.

 

9) Come proteggersi al meglio?

Inutile girarci intorno: il vaccino è l'arma migliore. E' il vaccino che ha determinato la differenza con l'anno scorso. Il 10 dicembre 2020 in Italia si registrarono 32.000 casi e 384 decessi, ieri 7.900 casi e 60 morti. Per questo la terza dose dopo sei mesi dalla seconda va fatta assolutamente. Inoltre va usata sempre la mascherina al chiuso, possibilmente la Ffp2 che - specie se si usano i trasporti pubblici - protegge meglio e vanno evitati assolutamente assembramenti di qualunque genere.

10) Perché non va abbassata la guardia?

La pericolosità del Sars CoV-2 non è diminuita. Ieri in Israele - il Paese che ha gestito meglio al mondo la pandemia - è stata fatta una esercitazione in tutti gli ospedali per fronteggiare l'eventuale arrivo di una variante insensibile agli effetti del vaccino. L'attale variante del Covid-19, la Delta, riesce a contagiare 7 volte di più rispetto a quella originaria e a "bucare" la protezione del vaccino per il 20% circa dei vaccinati. Insomma il pericolo resta e non va sottovalutato.

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