Studentessa riceve per sbaglio un sussidio mensa da un milione di euro. Li spende in vestiti, feste e cellulari ma evita il carcere

Sibongile Mani ha ricevuto 10mila volte in più del suo ordinario sussidio mensile, ma non ha denunciato l'errore

Studentessa riceve per sbaglio un sussidio mensa da un milione di euro. Li spende in vestiti, feste e cellulari, ma evita il carcere
Studentessa riceve per sbaglio un sussidio mensa da un milione di euro. Li spende in vestiti, feste e cellulari, ma evita il carcere
di Redazione web
2 Minuti di Lettura
Mercoledì 8 Novembre 2023, 22:12

Una studentessa ha ricevuto, per errore, 850mila sterline, circa un milione di euro, anziché il solito sussidio mensile di 85 sterline per la mensa universitaria, ma Sibongile Mani, questo il nome della studentessa di un ateneo in SudAfrica ha pensato bene di spendere quei soldi, dando feste e comprando vestiti. Il programma di aiuto governativo le ha inviato 10mila volte la somma dovuta, trasformandola in un'improvvisa milionaria con i soldi sul conto.

Soldi facili

Abbandonando il suo guardaroba tradizionale per abiti di alta moda, ha acquistato gli ultimi modelli di iPhone per sé e i suoi amici, ha comprato bottiglie di whisky da 100 sterline in locali esclusivi, dove ha festeggiato per diverse notti. Insomma, un nuovo stile di vita, in cui ha speso quasi 700 sterline al giorno, circa mille euro, attirando ben presto l'attenzione.

Condanna al carcere

È stata scoperta quando ha lasciato una ricevuta in un supermercato.

In totale la ragazza ha speso 50mila sterline. Nel 2022 è stata condannata a cinque anni di carcere, ma il sue legale ha avanzato ricorso, sostenendo che Mani non fosse un pericolo per la società e non avesse quei soldi.

Torna in libertà

La bravata della studentessa si è conclusa con il parere favorevole del tribunale alla sua libertà, a condizione che Mani non commetta furto o frode nel frattempo. Per punirla della sua leggerezza, le è stato ordinato di completare 14 settimane di servizio alla comunità e di seguire un percorso di consulenza. Sorprendentemente, non le è stato chiesto di restituire i soldi spesi.

© RIPRODUZIONE RISERVATA