I sindacati chiedono i soldi all’Ast Ascoli: arretrati per 5mila euro a operatore

I sindacati chiedono i soldi all Ast: arretrati per 5mila euro a operatore. Il dibattito sulla Sanità ad Offida
I sindacati chiedono i soldi all’Ast: arretrati per 5mila euro a operatore. Il dibattito sulla Sanità ad Offida
di Mario Paci
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Martedì 18 Aprile 2023, 03:50 - Ultimo aggiornamento: 15:29
ASCOLI - Si terrà il 27 aprile l’incontro fra Nadia Storti e il neo commissario dell’Ast Roberto Grinta con le segreterie provinciali di NurSind, Usb e Nursing-UP sul mancato riconoscimento dei tempi di vestizione nonostante ci sia una sentenza (arretrati per circa 5mila euro a operatore sanitario). «Non saremo più disposti ad attendere o rimandare e pertanto annunciamo sin da ora, che qualora non pervenisse una risposta tangibile in questo contesto, depositeremo al tribunale la vertenza legale entro 15 giorni» minacciano Pelosi, Giuliani e Tassi.  



I sindacati ricordano il periodo della pandemia quando i sanitari erano costretti a indossare tute senza mangiare e bere per 6/10 ore consecutive. «Un diritto sui tempi di vestizione DPI Covid che non è stato riconosciuto e che rivendichiamo. Ricordiamo che tale procedura è doverosa a tutela dei lavoratori dato che si è sottoscritto l’accordo a dicembre 2022, 4 mesi fa, ma che è in surreale situazione di stallo della procedura. Ricordiamo all’assessore Saltamartini, qualora se ne fosse dimenticato, che gli infermieri, i professionisti della salute, operatori sanitari e dipendenti tutti risultano essere da almeno un decennio i più poveri della sanità marchigiana. Sappiate che sfiniti da questa situazione, siamo pronti a tutto e a procedere a oltranza per difendere i diritti contrattuali ed economici dei dipendenti tutti dell’Ast e restituire loro la dignità».

Il dibattito a Offida
 

A Offida, intanto, si è tenuto un dibattito sul piano sociosanitario promosso dal Pd. «Il piano sociosanitario di Acquaroli emargina il Piceno non dando le risposte che necessitano i cittadini e gli operatori del settore» afferma il segretario provinciale del Pd, Francesco Ameli. « È solo un documento dalle tante promesse che non dice quali reparti avranno i due mezzi ospedali di Ascoli e San Benedetto (né se avremo la robotica), non spiega come verranno ridotte le liste d’attesa, non programma le assunzioni di personale necessarie con il Pnrr per far funzionare la sanità del territorio (case e ospedali di comunità) che è la cosa più importante da fare né prende in considerazione un accordo di confine con il vicino Abruzzo.

L’unico fatto concreto che vediamo nella nostra Ast è l’umiliazione del Piceno che ha visto nel giro di un anno e mezzo cambiare 4 direttori senza alcun miglioramento del servizio offerto ai cittadini». Al dibattito ha partecipato Maffei. « Sono lontani - conclude Ameli - i tempi dei manifesti “mai più Cenerentola delle Marche”. Sono invece quantomai attuali i tempi insostenibili per visite che dovrebbero esser fatte in tempi umani. Siamo preoccupati perché su ospedali e case di comunità (finanziati con il PNRR) la Regione Marche è in forte ritardo, ma i due sindaci di Ascoli e San Benedetto sono completamente assenti sul tema».

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