Sofia Raffaeli, alle origini del talento di Chiaravalle. Papà Gianni: «Un'amica di famiglia le regalò una palla e un nastro. Poi ci pensò la Cantaluppi»

Sofia Raffaeli, alle origini del talento. Papà Gianni: «Un'amica di famiglia le regalò una palla e un nastro. Poi ci pensò la Cantaluppi»
Sofia Raffaeli, alle origini del talento. Papà Gianni: «Un'amica di famiglia le regalò una palla e un nastro. Poi ci pensò la Cantaluppi»
di Gianluca Fenucci
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Mercoledì 21 Settembre 2022, 04:00 - Ultimo aggiornamento: 22 Settembre, 08:35

CHIARAVALLE Galeotta fu un’amica di famiglia che le regalò una palla e un nastro quando Sofia Raffaeli aveva appena 7 anni e già da 3 praticava la ginnastica artistica con la storica società di Chiaravalle, presieduta dalla mitica Loretta Tonti. Sofia fu rapita dai piccoli attrezzi che si fanno volteggiare intorno al corpo e abbandonò i grandi attrezzi, la trave, le parallele, il cavallo. Anche perché decisero di portarla nella vicina Castelferretti, dove c’è una gloriosa società di ginnastica ritmica e dove Julieta Cantaluppi, che aveva appena terminato la sua carriera di ottima atleta, periodicamente andava a visionare le ginnaste più promettenti. Non ci volle molto all’occhio attento della Cantaluppi per vedere che aveva di fronte una bambina promettente e adatta per quella disciplina sportiva.

 

Il sodalizio

Fu così che iniziò il sodalizio tra Sofia e Julieta, un rapporto speciale che ha portato a risultati straordinari. «Un rapporto quasi simbiotico – dice Gianni, il padre della Raffaeli – perché Sofia in pratica è stata la prima allieva della Cantaluppi e sono cresciute insieme: una come atleta e l’altra come validissima tecnica». Del resto la stessa Raffaeli è grata alla sua allenatrice e a Kristina Ghiurova, mamma della Cantaluppi e pioniera della Società Ginnastica Fabriano, e ogni volta che può le ringrazia pubblicamente.

Nata il 19 gennaio 2004, da quando aveva 7 anni Sofia ha cominciato ad allenarsi a Fabriano e ad 8 anni ha partecipato al suo primo campionato nazionale, giungendo subito seconda per poi vincere tutti i campionati giovanili successivi, allieve e juniores.

I meriti della Cantaluppi

«I meriti della Cantaluppi? Sono immensi – dice ancora Gianni Raffaeli – perché ha sempre puntato su esercizi ai singoli attrezzi contenenti grandi difficoltà, non guardando il risultato immediato ma la preparazione a medio e lungo termine e questa lungimiranza alla fine è stata premiata. Una tappa importante per Sofia è stata l’Europeo del 2018, quando conquistò il quarto posto alle clavette quarto posto ma il vero salto fu ai campionati mondiali di Mosca, nel 2019 quando vinse 3 medaglie d’argento».

I genitori e la cittadinanza onoraria

E i genitori quanti meriti si attribuiscono? «Noi non siamo stati atleti anche se lo sport ci piace, abbiamo solo il merito di averla sostenuta materialmente e moralmente senza mai essere invadenti e vivendo le sue competizioni ai margini». Pietro, invece, il fratello sedicenne di Sofia che pratica la scherma ed è un ottimo studente di liceo classico, oltre ad essere il suo primo tifoso, ha aiutato la sorella a preparare l’esame di maturità, simulando interrogazioni e colloqui con i docenti. Nello scorso mese di giugno il consiglio comunale di Chiaravalle decise di conferire la cittadinanza onoraria a Sofia Raffaeli ed ora anche il comune di Fabriano percorre la stessa strada, conferendo la massima benemerenza cittadina per elevati meriti sportivi a Sofia Raffaeli, Milena Baldassarri, Julieta Cantaluppi e Kristina Ghiurova.

 

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